L’attualità dell’antico. Lupo Borgonovo a Milano
Galleria Monica De Cardenas, Milano ‒ fino al 12 maggio 2018. Una mostra dinamica, articolata fra sculture, acquerelli su carta cinese e pastelli a olio, racconta un universo dove l’antico è tramandato e riletto con canoni moderni. Lasciandone inalterata la sostanza.
Un’aura poetica d’antico avvolge le opere di Lupo Borgonovo (Milano, 1985), dove la leggerezza impalpabile della carta di riso, che riecheggia quella delle farfalle che vi sono dipinte, si affianca alla sinuosità del bronzo e alla delicatezza del pastello. L’artista alterna elementi naturali ad altri dal sapore quasi sacro, protagonisti di rituali antichi e segreti: le farfalle della serie Agua, il guscio di tartaruga scolpito della serie Konko dialogano con i bronzi Ibu ‒ che potrebbero essere pugnali o oggetti sciamanici ‒ e con l’antica sella tedesca in avorio di Chevalon. Oggetti di cui l’artista esalta la simmetria, metafora dell’armonia cosmica che avvolge anche l’essere umano, sospeso fra la realtà, la mitologia e il microcosmo della natura.
Il senso del tempo si dilata e si sfrangia, nella commistione di antico e moderno che caratterizza queste opere, dotte metafore della necessità per l’uomo di conservare miti e tradizioni, in quanto elementi fondativi dell’identità.
‒ Niccolò Lucarelli
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