Rinascita e carnalità. I Santissimi in mostra a Roma
White Noise Gallery, Roma – fino al 21 aprile 2018. Due poeti della carne, due artisti sardi, i Santissimi, danno libero sfogo a fantasie nascoste. Offrendo allo spettatore anatomie impossibili in cui il corpo è foriero di messaggi che indagano il ciclo di nascita e morte.
Corpi informi, composizioni di carne raccolte in anatomie impossibili; sciami di mosche scolpite una a una nel silicone: queste le opere esposte nella prima personale romana del duo di artisti sardi i Santissimi, Sara Renzetti e Antonello Serra. Studi entomologici e anatomici di forme oppresse negli spazi tra suggestioni e allucinazioni da “scienziati pazzi”.
Un’insistente carnalità che stravolge i classici stereotipi là dove la mosca diviene foriera di vita, di rinascita, guida che conduce a una materia ancora da plasmare (Mom), inquietante stato di gestazione ancestrale. Un ribaltarsi di punti di vista che si serve della tecnica iperrealista per mettere in risalto la valenza interiore delle proprie opere. Lavori che si fanno specchio del vissuto tortuoso che caratterizza l’essere umano. Gli autoritratti degli artisti vegliano sulla rinascita, in un misto di angoscia e malinconia, come moderne chimere che oscillano in un momento infinito.
‒ Ilenia Maria Melis
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