Caos e casualità. Andrea Francolino a Milano
The Open Box, Milano ‒ fino al 30 agosto 2018. La parete frontale dello spazio milanese ospita una serie di 36 pezzi di Andrea Francolino. Vetri meticolosamente rotti e incorniciati, a rappresentare un caos controllato.
Il 12 aprile 2017 Andrea Francolino (Bari, 1979) subisce la fascinazione di una cornice dalla superficie frantumata e decide di comprarne i frammenti. Per quasi un anno i vetri infranti rimangono in studio e Andrea riflette sulla possibilità di tradurre i brandelli in opera. La seduzione del vetro rotto è forte e l’artista inizia a riprodurre le crepe su altre superfici trasparenti con l’ausilio della punta di diamante. Nascono 36 lavori, in ciascuno dei quali quattro livelli di vetro moltiplicano la spaccatura iniziale formando una simmetria incredibile. Il processo dell’opera rispecchia a pieno la teoria del coefficiente d’arte duchampiano, ovvero il rapporto tra l’intenzione e la formalizzazione in parte accidentale dell’idea. Così come l’universo nasce da una scintilla che genera azioni consequenziali, Caos x caos x infinite variabili ha origine da una crepa casuale e apparentemente irrilevante. Il titolo dell’opera rimanda inoltre alla potenzialità di creare infiniti pezzi della serie, a seconda dei molteplici gesti di rottura del vetro.
– Arianna Cavigioli
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