The Butterfly Effect. Vincenzo Frattini a Ischia
Castello Aragonese, Ischia ‒ fino al 17 giugno 2018. Caso, ponderazione e teoria del caos ricorrono nelle opere di Vincenzo Frattini. Impegnato a cogliere i sistemi dinamici che innervano il nostro quotidiano.
La personale di Vincenzo Frattini (Salerno, 1978) analizza l’evoluzione della produzione dell’artista tracciando lo sviluppo tecnico ed estetico della sua pratica attraverso un approccio antologico, rinunciando però al senso cronologico. Il tentativo messo in atto è quello di ripensare i complessi meccanismi che governano i processi di creazione naturale, per fornire un’esperienza diretta della realtà mediante una relazione sensibile tra forme e colori.
I gesti creativi di Frattini, dai buchi ai segmenti immersi nel colore, dalla giustapposizione dei moduli di tela monocromatici all’ipnotica sensazione creata dal video, assesta il proprio senso in ogni opera, innescando, dall’astrazione della forma, una trasformazione concreta che coinvolge lo spazio e il fruitore, mutandosi in frammenti di realtà che definiscono un preciso equilibrio tra simmetrie e asimmetrie e cercano di volta in volta armonia o tensione giocando con piani cromatici opposti. Il trapano, esposto in mostra come puro oggetto estetico, diventa emblema dell’essenza propriamente fisica delle opere, liberato dalla sua natura funzionale. Nelle mani dell’artista, da attrezzo di costruzione si trasforma in un pennello che lavora la pittura ma anche in uno strumento invisibile che genera un’azione nel tempo, un flusso capace di dar vita al processo di creazione.
‒ Stefania Rinaldi
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