I tre volti di Primo Levi dipinti da Larry Rivers dalla Pinacoteca Agnelli al Castello Gamba
Una mostra al Castello Gamba di Châtillon presenta le tre opere dedicate a Primo Levi dell’artista americano Larry Rivers di proprietà della famiglia Agnelli.
Le vite di Primo Levi e di Gianni Agnelli si incrociarono brevemente tra i corridoi del liceo torinese D’Azeglio, frequentato da entrambi. Un rapporto appena sfiorato fra due grandi protagonisti del novecento italiano, di cui Agnelli, di due anni più giovane rispetto a Levi, conservò per tutta la vita un ricordo profondo. ”Primo Levi per me rappresenta molto, una grande commozione”, disse l’avvocato in una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche in occasione della proiezione in anteprima mondiale del film di Francesco Rosi ”La tregua” nel 2010 al Teatro Regio di Torino. Un legame che ritorna in tre opere dipinte da Larry Rivers (Bronx, 1923 – New York, 2002), ispirate allo scrittore italiano ed acquistate da Giovanni Agnelli nel 1987, durante un viaggio a New York subito dopo la scomparsa di Levi. Le tre opere, ancora oggi di proprietà della famiglia Agnelli, sono al centro della mostra Larry Rivers dalla Pinacoteca Agnelli. I tre volti di Primo Levi,che inaugura l’11 maggio alCastello Gamba di Châtillon, in provincia d’Aosta. Un progetto espositivo della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, curato da Marcella Pralormo.
LARRY RIVERS E PRIMO LEVI
Un incontro quello tra Larry Rivers, pseudonimo di Yitzhok Loiza Grossberg, nato negli Stati Uniti da genitori russi ebrei, e gli scritti di Primo Levi che riconduce proprio alla Fiat. Fu Furio Colombo, in quegli anni presidente di Fiat USA, a suggerire, a metà degli anni Ottanta, a Rivers la lettura di Se questo è un uomo, romanzo che segnò profondamente l’artista americano che non aveva avuto esperienze dirette della guerra e dello sterminio ed aveva iniziato proprio in quegli anni a fare i conti con quelle origini ebraiche fino ad allora trascurate. Larry Rivers si appassionò alla storia dello scrittore italiano e lesse tutti i suoi scritti realizzando tre opere a lui ispirate: Witness, Survivor e Periodic Table. Tre opere in cui l’artista evidenzia le tre diverse identità di Primo Levi: il chimico torinese, l’ebreo deportato nei campi di concentramento, lo scrittore universalmente riconosciuto sopravvissuto allo sterminio.
LE OPERE DI RIVERS NELLA COLLEZIONE AGNELLI
Tutte e tre i ritratti di Primo Levi dipinti daRivers furono acquistati da Giovanni Agnelli nel 1987, poco dopo la scomparsa dello scrittore, in occasione di una mostra dalle Marlborough Galleries di New York. I tre dipinti vennero esposti, per decisione dell’Avvocato, nella sede de La Stampa, quotidiano di proprietà della famiglia Agnelli, per il quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959. Le opere furono collocate in una grande sala al piano terreno che venne ribattezzata “Sala Primo Levi”. “Non era una sala aperta al pubblico” racconta Ginevra Elkann presidente della Pinacoteca Agnelli “ma era usata per le riunioni più importanti e per accogliere i visitatori illustri per un primo saluto o un brindisi di benvenuto”. I tre dipinti sono rimasti nella sede della stampa fino al 2002 quando furono ricollocate negli uffici della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino.
IL CASTELLO GAMBA
Una collaborazione prestigiosa quella con la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli per il Castello Gamba, l’elegante dimora valdostana realizzata agli inizi del Novecento, arroccata su un promontorio roccioso. Oggi il Castello ospita la collezione regionale di Arte moderna e contemporanea: una raccolta di circa 1200 opere fra pittura, scultura, grafica e fotografia, che abbraccia un arco temporale che va dall’Ottocento fino agli anni Duemila.
– Mariacristina Ferraioli
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