Quando l’artista non c’è. Lorenzo Sampaolesi a Milano
Gorani 8, Milano ‒ fino al 10 giugno 2018. Attraverso il bianco e il nero, Lorenzo Sampaolesi indaga e riscopre l’universo femminile.
Gli scatti di Lorenzo Sampaolesi (1989) mostrano una danza ipnotica come il canto delle sirene di Omero, ma anche silenziosa e contemplativa. I soggetti sono nudi femminili e integrali, ma dai quali non traspare volgarità o erotismo, piuttosto, senza filtri né pregiudizi, si vuole raccontare le protagoniste.
Quelli di Lorenzo sono scatti rubati, in bianco e nero; sono finestre che si affacciano sul giardino privato delle giovani, ritratte mentre si lasciano andare, in silenzio, ignorando di essere spiate e si mostrano come da nessuno si farebbero vedere; forse, è un modo nuovo di riscoprirsi anche per le protagoniste stesse.
Durante la sessione di scatti Lorenzo Sampaolesi non c’è: lascia le ragazze nel proprio studio, assieme a due macchine fotografiche impostate per scattare automaticamente. Ci vuole un po’ perché si ambientino, poi, mentre non pensano a nulla e non fanno nulla, se non abbracciare il tempo e lo spazio che le circonda, cadono le maschere e ci appaiono le donne.
‒ Emanuele Gurini
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