Reagire allo spazio. Tre artiste a Venezia
Galleria Alberta Pane, Venezia ‒ fino al 29 settembre 2018. La ricerca visiva di Luciana Lamothe, Marie Lelouche ed Esther Stocker trova nella galleria lagunare uno sfondo accogliente. Alla scoperta dei legami fra arte, architettura e percezione.
Extendend Architectures, la quarta mostra allestita nella sede veneziana della galleria diretta da Alberta Pane, non è solo un omaggio alla kermesse appena inaugurata fra l’Arsenale e i Giardini, ma innesca una riflessione sottile attorno al gesto dell’artista e al suo riverbero nello spazio attraverso le logiche percettive del pubblico. Le “architetture” messe a punto dalle tre artiste prendono possesso del luogo a partire da input differenti, che convergono, tuttavia, in un testo visivo organico.
La pittura-installazione di Esther Stocker mescola ordine e disordine in un sistema aperto, la cui forma imprevedibile rompe le regole del supporto, estendendosi alla parete. Una conquista silenziosa dello spazio che caratterizza anche l’intervento di Marie Lelouche, un mix di scansioni 3D e scultura “reale” offerto allo sguardo per mezzo di un visore, nel quale i due ambiti si ricompongono in ibridi architettonici sempre diversi. L’ambiguità della materia è invece al centro dell’opera di Luciana Lamothe, strutture parzialmente sospese che uniscono la resistenza dell’acciaio alla morbidezza di forme flessibili, ponendo in discussione le solide categorie percettive.
‒ Arianna Testino
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