Microcosmo e macrocosmo. Cristian Avram e Richard Loskot a Trento
Galleria Boccanera, Trento ‒ fino al 28 luglio 2018. Personale e universale, quotidiano ed eterno. Sono questi i poli tra cui si muovono le mostre di Cristian Avram e Richard Loskot allestite nella galleria trentina.
The Place we call home di Cristian Avram e Cosmology Model di Richard Loskot, alla Galleria Boccanera di Trento, sono mostre da leggere insieme, che mettono a confronto concezioni dello spazio e del tempo (e della tecnica artistica) opposte. La Project Room è dedicata ad Avram, giovane artista rumeno (nato nel 1994) che si dedica a una pittura figurativa malinconica e quasi cinematografica nel suo realismo, fatta di interni vuoti ma ricchi di tracce di vissuto. L’allestimento ricompone, attraverso i dettagli dei dipinti, la casa studio di Sutu, nella campagna rumena, dove Avram si è recentemente trasferito: siamo accompagnati nel tempo quotidiano fatto di azioni ripetute, rituali e routine necessari a creare un senso di “casa”.
Lo stacco nel passaggio alla sala di Loskot è evidente: l’installazione Heaven on Earth catapulta (attraverso una telecamera) nello spazio siderale, con il cielo, inquadrato dalle porte e dalle finestre nei dipinti di Avram, che fluttua ora liberamente. Loskot usa la tecnologia per creare installazioni semplici e poetiche che rimandano all’infinità dello spazio/tempo cosmici ‒ come in Cosmology model, in cui un nastro di Moebius, simbolo dell’infinito, rivela, grazie a un film polarizzato, un cielo stellato ‒ o al tempo dell’esistenza nel suo complesso, sintetizzato in Uniqueness, in cui i bassi di un amplificatore spostano dei dadi neri creando ogni volta una configurazione diversa e imprevedibile, come succede nella vita.
‒ Sara d’Alessandro Manozzo
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