Photology Air, apre a Noto in Sicilia il parco che coniuga arte contemporanea, “rovine” e natura
Nato da un’idea della galleria Photology, il progetto interessa una tenuta di 30 ettari di terreno nei pressi della barocca Noto, per una programmazione che prevede mostre, installazioni all’aperto, rassegne di cinema e percorsi didattici per i più piccoli
Se negli ultimi giorni vi abbiamo parlato delle mostre inaugurate a Palermo subito dopo le giornate di preview e l’opening di Manifesta – configurandosi, tra l’altro, come la “punta di un iceberg” che nei prossimi mesi vedrà il capoluogo siciliano un pullulare di progetti espositivi e artistici “collaterali” e “off” rispetto alla biennale –, dall’altra parte sembra proprio che l’effetto Manifesta abbia varcato i confini della città, giungendo fino alla Sicilia orientale, più precisamente a Noto, in provincia di Siracusa. La “capitale del Barocco” – nel 2002 il centro storico di Noto è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – è infatti protagonista di un’operazione artistica che coinvolge una tenuta di 30 ettari di terreno, per un disegno culturale e architettonico di natura conservativa scandito attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. Photology AIR (Art In Ruins) è il titolo del progetto promosso da Photology, galleria specializzata in fotografia fondata nel 1992 a Milano da Davide Faccioli che, nel corso degli anni, ha cambiato sedi, forma, progettualità, città su cui investire. E una di queste è proprio Noto.
IL PROGETTO
Photology AIR (Art In Ruins) è uno spazio all’aperto dedicato all’arte contemporanea, a pochi chilometri dal centro di Noto, ospitato nei trenta ettari della tenuta Busulmone, all’interno delle rovine senza tetto di un monastero del XIX secolo che, dopo i lavori di restauro, adesso è sede di mostre, film festival, residenze d’artista, laboratori e spazi per la degustazione di prodotti enogastronomici locali. “L’idea di Photology AIR nasce dalla possibilità di unire l’arte nelle sue più diverse declinazioni ed il turismo, facendo sì che il gusto, la qualità e la cultura possano trovare uno spazio comune nel medesimo luogo”, spiega ad Artribune Davide Faccioli. “L’occasione per rendere fattibile tale progetto è stata data dai trenta ettari della Tenuta Busulmone di Noto. Traendo ispirazione dalla sezione ‘Utopia of Ruins’ della Biennale di Venezia del 2014 e dunque dal tema delle ‘rovine’ già noto in Sicilia (si pensi alla Chiesa dello Spasimo), si è così provveduto al restauro dei resti del convento ottocentesco della tenuta. Il risultato raggiunto”, continua Faccioli, “costituito dall’antico edificio risanato e dalla presenza della zona collinare circostante, ha dato vita a una location innovativa che, di anno in anno, ospiterà diverse proposte artistiche tra installazioni, arte, cinema, territorio, cultura e tradizione agroalimentare siciliana”.
IL PROGRAMMA E GLI EVENTI
Fino al 23 settembre, la Tenuta Busulmone ospiterà una programmazione di eventi suddivisa in 4 sezioni: Exhibitions, con esposizioni di opere di artisti internazionali allestite in un percorso tra le rovine del convento; Art Trail, un itinerario immerso nella natura in cui verranno esibite, ogni anno, installazioni realizzate da artisti invitati in residenza; Art Film Fest, una rassegna di film all’aperto dai contenuti legati al mondo dell’arte, e infine Art for Kids, progetto didattico dedicato ai più piccoli. Land Art in America è il titolo della mostra che inaugura la sezione Exhibitions, una serie di lavori del fotografo Gianfranco Gorgoni che include opere di grande formato realizzate a partire dalla fine degli anni Sessanta, in collaborazione con gli artisti della Land Art americana come Christo, Walter De Maria, Michael Heizer, Nancy Holt, Richard Serra, Robert Smithson, fino ai più recenti lavori con Ugo Rondinone. Per la sezione Art Trail, invece, i visitatori, guidati dal curatore Gino Gianuizzi, potranno esplorare la Tenuta Busulmone andando alla ricerca delle installazioni realizzate da Stefano Boccalini, Angelo Candiano, Cuoghi e Corsello, Ilkka Halso, Giuseppe Lana, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Luca Pancrazzi, Paolo Parisi, Pettena e Pace, Luca Vitone, Wolfgang Weileder.
– Desirée Maida
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