Premio Mosca, un bando per giovani curatori italiani. Ecco come partecipare
È nato Premio Mosca per giovani curatori italiani nati dopo il 1985, per mettere alla prova le proprie capacità nell’ambiente culturale e artistico della capitale russa. Ecco come partecipare
C’è tempo fino al 12 luglio per partecipare alla prima edizione del Premio Mosca bandito dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT) – Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese. Abbiamo parlato con la Direttrice dell’Istituto Italiano di Mosca Olga Strada che ci ha raccontato “si è voluto dare una importante opportunità per conoscere dall’interno le dinamiche di studio e ricerca nella sfera dell’arte, intesa in senso ampio, in un contesto di una città dinamica, estesa, ricca di storia e di storie, di esperienze talvolta tra loro in contrasto, qual è Mosca. Questo percorso di studio e ricerca, attraverso il coinvolgimento nei progetti curatoriali di cui la Fondazione VAC è generatore,andrà a scrivere un ulteriore capitolo nel libro dei rapporti culturali tra Italia e Russia.”
COME PARTECIPARE
Per aderire è necessario non essere nati prima del 31 dicembre 1985, avere una laurea in materie umanistiche e dimostrare di avere svolto attività di curatela negli ultimi tre anni; il tutto arricchito – naturalmente – da un’ottima conoscenza dell’inglese. Il periodo di residenza sarà di sei mesi dal 15 ottobre 2018 al 15 aprile 2019 presso la Fondazione VAC. La selezione avverrà entro il 10 settembre. I vincitori avranno diritto a un assegno mensile per il vitto e il rimborso delle spese pari a 1800 euro, un biglietto A/R per Mosca dall’Italia e una copertura assicurativa sanitaria. Sempre la Direttrice spiega “sono certa che i vincitori delle due borse di studio messe in palio usciranno arricchiti da questa
esperienza non solo sotto il profilo professionale, ma anche sotto quello culturale e umano. Oggi Mosca é una delle capitali tra le più vivaci e fervide nella creazione di progetti culturali nei quali l’Italia, anche grazie all’intensa attività svolta dall’Istituto Italiano di Cultura e dall’Ambasciata, occupa un posto centrale. Sono molto grata a Teresa Jarocci Mavica, direttrice di VAC Foundation, di aver accolto a questa proposta diventando partner
dell’iniziativa”.
FONDAZIONE VAC
Una storia che ha inizio nel 2009 quella della Fondazione VAC, fondata da Leonid Mikhelson, e sotto la direzione di Teresa Iarocci Mavica. Scopo dell’istituzione è far conoscere la cultura contemporanea russa riservando uno spazio speciale all’arte come strumento per avvicinare i popoli e come elemento risolutore degli scontri internazionali. La collezione permanente della fondazione è in continuo sviluppo e può contare su nomi del calibro di Francis Bacon, Alighiero Boetti, Liz Deschenes, Natalia Goncharova, Wade Guyton, Wassily Kandinsky, Lucy McKenzie, Amadeo Modigliani, Sigmar Polke a Mike Nelson, James Richards, Gerhard Richter, Bridget Riley, Egon Schiele, Dayanita Singh e Christopher Wool. Nel 2017 la svolta e l’espansione a Venezia, dove la fondazione ha preso in gestione Palazzo alle Zattere – poco lontano dalla sede della Fondazione Pinault a Punta della Dogana – di proprietà dell’Autorità Portuale. Lo stabile è stato diviso in due sezioni differenti: una prima dedicata a mostre, la seconda, invece, a residenze temporanee per artisti. Attualmente presso la sede lagunare della Fondazione è in corso The Explorers, Part One, mostra organizzata con in collaborazione con la Whitechapel Gallery di Londra che vede come protagonisti James Richards e Lynette Yiadom-Boakye.
– Valentina Poli
IL BANDO
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