La residenza Civitella Ranieri lancia le celebrazioni per i 25 anni con una mostra. L’intervista

Abbiamo incontrato Dana Prescott, direttrice della Fondazione in Umbria, e Saverio Verini, curatore, che ci hanno raccontato il progetto che inaugura il 30 giugno. E che prelude ad un ricco programma di eventi per il 2019, in occasione dei 25 anni di Civitella Ranieri.

“Quando la direttrice di Civitella Ranieri, Dana Prescott, mi ha invitato a curare un progetto per la Fondazione, ho cercato di elaborare una proposta che potesse “aprire” il castello, facendone rivivere – almeno in parte – la storia e le potenzialità, ma anche mostrandone i meravigliosi ambienti”. A parlare è Saverio Verini, curatore, che il prossimo 30 giugno 2018 presenta Casting the Castle, progetto articolato, nella bellissima struttura di Umbertide (in provincia di Perugia), un castello dell’XI secolo, in due sezioni: una mostra diffusa nelle sale del maniero che da quasi 25 anni ospita in residenza artisti visivi, scrittori, compositori, ricercatori provenienti da tutto il mondo e una performance di Roberto Fassone anche questa dislocata tra un ambiente e l’altro. “In quasi 25 anni di attività sono passati da queste parti artisti visivi del calibro di William Kentridge, Mark Dion, Martha Rosler, scrittori e poeti come Mark Strand, Geoff Dyer, Kate Tempest, compositori del livello di Pauline Oliveros e Jóhann Jóhannsson. Molti degli artisti, pur non avendo alcun obbligo di produzione, hanno deciso di lasciare alla Fondazione una piccola opera in segno di gratitudine; un dono in cambio della meravigliosa ospitalità ricevuta”, continua Verini che ha individuato all’interno della “collezione” di Civitella una selezione di opere rappresentative di questa relazione.

Carl D'Alvia

Carl D’Alvia

LA PERFORMANCE

“A fianco di questo percorso disseminato negli spazi del castello, ho invitato Roberto Fassone, artista che conosco e ammiro profondamente, a proporre una performance, Solo una di queste storie è vera (già presentata, in forma ovviamente molto diversa, presso lo Studio Iannaccone di Milano): si tratta di una visita guidata surreale e immaginifica al castello, in cui sono raccontati episodi legati alla storia del luogo, tra finzione e verosimiglianza”. La performance si svolgerà il 30 giugno alle 18 nell’ambito dell’inaugurazione. L’intero progetto (fino al 20 luglio) si sviluppa sull’identità e il format di Civitella Ranieri, ed anche una tappa di avvicinamento verso i 25 anni della Fondazione. Dana Prescott, direttrice, annuncia ad Artribune un programma di celebrazioni previsto per il 2019. Di questo e della storia di Civitella abbiamo parlato con lei. Ecco cosa ci ha raccontato.

William Kentridge

William Kentridge

Civitella Ranieri sta raggiungendo i 25 anni di età: ne ripercorriamo la storia in breve?
Il programma di Residenze per Artisti della Civitella Ranieri Foundation, sito nell’omonimo castello di Umbertide, nasce nel 1995 per volontà della mecenate americana Ursula Corning. Da allora quasi mille tra artisti visivi, scrittori e musicisti provenienti da 101 paesi hanno ricevuto la Fellowship Civitella Ranieri, che consiste in un periodo di sei settimane da dedicare a sé stessi e alla propria pratica artistica.

Quali sono stati fin da subito i vostri obiettivi?
Gli artisti hanno bisogno di tempo e spazio per portare avanti il loro lavoro e la Fondazione – mantenendo lo spirito di ospitalità e di sostegno alle arti che Ursula aveva creato a Civitella sin dagli anni Sessanta – apre le porte del suo castello medievale a gruppi composti da quindici artisti visivi, scrittori e musicisti, che siano in un momento emergente oppure in una fase già stabilita della loro carriera. Noi crediamo sia un valore fondamentale l’internazionalità dei nostri Fellows, così, in questo contesto, nascono le connessioni tra gli artisti, si sviluppa una forma di dialogo interculturale dal quale tutti traggono vantaggio.

Mark Dion

Mark Dion

Nel corso degli anni sono passati da qui tantissimi artisti… quali sono i segni che hanno lasciato?
Uno dei segnali più significativi è stata la creazione della nostra biblioteca, che conta oltre 10000 volumi e che è stata quasi completamente realizzata attraverso le donazioni dei nostri Fellows, tra cui il poeta americano Mark Strand, che ci ha lasciato la sua intera collezione di libri. Inoltre abbiamo ricevuto con piacere delle importanti donazioni spontanee di opere d’arte da parte dei nostri borsisti. Ma, a parte questo, il grande segnale del passaggio dei Fellows a Civitella Ranieri è lo spirito che si è venuto a creare, il legame e la profonda connessione tra loro e Civitella Ranieri. In molti hanno trovato nell’atmosfera unica del castello e della natura circostante una forte fonte di ispirazione.

Ci sono degli aneddoti speciali della storia di Civitella Ranieri che volete condividere con noi?
Più che condividere degli aneddoti ci piace ricordare ciò che in continuazione emerge in questo luogo, durante i momenti della residenza, ossia le bellissime collaborazioni che nascono spontaneamente tra musicisti e poeti, tra scrittori o compositori e artisti visivi. Collaborazioni che spesso non si esauriscono a Civitella ma che continuano nel tempo.

In che modo avviene la selezione degli artisti?
Le Fellowship Civitella Ranieri sono assegnate attraverso un attento processo di nomina prima da parte di selezionati artisti, accademici, critici; e di giuria poi di modo da poter raggiungere candidati di un alto livello da tutto il mondo. Solo i candidati nominati possono partecipare alla selezione. I giurati invece cambiano ogni volta. Una volta selezionati la Fondazione mette a disposizione dei Fellows viaggio vitto e alloggio per sei settimane.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Nel lungo periodo il nostro obiettivo è quello di mantenere se non addirittura migliorare il livello di qualità finora offerta nel nostro programma di residenza, affinché Civitella possa essere per molto tempo un luogo di dialogo e creazione. Il prossimo anno celebreremo il nostro venticinquesimo anno di attività e prevediamo alcuni eventi per celebrare questa ricorrenza. Se cinque anni fa abbiamo voluto onorare il nostro splendido staff, grazie al quale Civitella Ranieri è ciò che è, il prossimo anno celebreremo i nostri Fellows, il loro lavoro e il segno che la loro opera ha lasciato in giro per il mondo.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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