Al via documenta 15 di Kassel: ecco la commissione che sceglierà il direttore artistico
Archiviate le polemiche di documenta 14, è stata nominata la commissione di selezione che deciderà il direttore di documenta 15. Ecco chi c’è…
È stata un’edizione controversa l’ultima di documenta.Sarà per il progetto disseminato tra due nazioni e due città – Atene, in Grecia e Kassel, la casa madre, in Germania –, sarà per la difficoltà di comprendere a pieno l’impianto curatoriale per via di alcune forzature nel voler far dialogare a tutti i costi due culture non proprio contigue, sarà per le proteste, i furti, le manifestazioni e le polemiche che si sono protratte fino all’ultimo giorno, sta di fatto che la quinquennale guidata dal curatore polacco Adam Szymczyk, che ha chiuso i battenti il 17 settembre 2017, ha fatto molto discutere. Per alcuni è stata l’edizione più bella, per altri la più brutta (e, in verità, anche a noi non ha convinto molto), sicuramente la prima documenta a fuoriuscire dai confini della Germania, sarà ricordata per essere stata la più problematica e costosa della storia con Szymczyk accusato di aver sforato il budget di 7 milioni di euro. Poco importa. In qualsiasi modo sia andata è ormai acqua passata. È tempo di pensare al futuro.
IL FUTURO DIRETTORE
La prossima edizione si terrà dal 18 giugno al 25 settembre 2022, ma i tempi sono maturi per scegliere il futuro direttore. Come? Attraverso una commissione internazionale composta da esperti e personalità di spicco del sistema dell’arte che avrà il compito di valutare progetti e candidature. Con un timing perfettamente in linea con le precedenti edizioni, il sindaco di Kassel, Christian Geselle, che presiede anche il consiglio di sorveglianza di documenta, ha annunciato l’avvio dei lavori. La manifestazione, inaugurata da Arnold Bode nel 1955 come evento a latere della Bundesgartenschau, la mostra di giardinaggio della Repubblica Federale Tedesca che si svolgeva a Kassel, ha dei tempi di elaborazione piuttosto lunghi. Ad ogni direttore sono concessi almeno tre anni per ideare e strutturare la mostra. Una manifestazione unica nel suo genere diventata negli anni, gioco forza, il simbolo più evidente della città che la ospita. Per questo, e per i grandi interessi anche economici che ruotano intorno all’evento, la scelta del direttore non può essere sommaria.
LA COMMISSIONE INTERNAZIONALE
Vediamo, dunque, nel dettaglio da chi è composta la commissione che sceglierà il direttore artistico della prossima documenta 15.Ute Meta Bauer, fondatore e direttore del Centre for Contemporary Art di Singapore;Charles Esche, direttore del Van Abbemuseum di Eindhoven; Amar Kanwar, artista e filmmaker di Nuova Delhi, in India;Frances Morris, direttore della Tate Modern a Londra; Gabi Ngcobo, curatrice di origini sudafricane della Biennale di Berlino 2018; Elvira Dyangani Ose, curatrice di Creative Time a New York; Philippe Pirotte, direttore dello Städelschule di Francoforte; Jochen Volz, direttore della Pinacoteca di San Paolo, in Brasile. A loro il compito di valutare le proposte dei candidati e di selezionare la migliore proposta. Chi sarà? Non ci resta che attendere.
–Mariacristina Ferraioli
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