Italian Council, ecco i nomi dei 10 vincitori del bando che promuove l’arte italiana all’estero
I progetti selezionati per questa tranche del bando, giunto alla terza edizione e per il quale sono stati stanziati fondi pari a quasi 1 milione di euro, affrontano temi legati ai cambiamenti sociali e culturali del tempo, attraverso i linguaggi della pittura, della scultura, della video-arte e della fotografia
Nico Angiuli, Salvatore Arancio, Stefano Arienti, Rosa Barba, Elisabetta Benassi, Botto & Bruno, Eva e Franco Mattes, Mimmo Paladino, Diego Perrone e Diego Tonus sono gli artisti vincitori della terza edizione dell’Italian Council, iniziativa lanciata dalla DGAAP – Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali per promuovere la produzione, la conoscenza e la diffusione della cultura contemporanea italiana nel campo delle arti visive in Italia e all’estero. Per il bando di questa terza tranche, il cui lancio risale allo scorso marzo, sono stati stanziati fondi pari a circa 1 milione di euro, e la stessa cifra sarà destinata anche ai progetti vincitori del quarto, a cui si potrà partecipare fino al 5 settembre 2018 registrandosi a questo link.
IL BANDO
Italian Council prevede il finanziamento di progetti presentati da musei, enti pubblici e privati non profit, istituti universitari, fondazioni e associazioni culturali, anche internazionali, che prevedano la produzione di opere d’arte italiane per incrementare le pubbliche collezioni. Tra le istituzioni coinvolte in questa terza edizione del bando spiccano realtà italiane e internazionali come La Venaria Reale, il Museo MAXXI, la Whitechapel Gallery di Londra, la Van Eyck Academie di Maastricht, la Fondazione Merz e il Point Centre for Contemporary Art di Cipro, per un totale di 60 candidature giunte da tutto il mondo. “La terza edizione di Italian Council si conclude con un importante riscontro: sono aumentate le proposte presentate da tutto il mondo e si conferma ancora una volta l’alto valore qualitativo dei progetti”, spiega il direttore della DGAAP Federica Galloni. “Il nostro Paese è una riserva di talenti che devono essere incentivati e sostenuti. Crediamo nel potenziale degli artisti italiani e per questo abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno lanciando da subito la quarta edizione del bando con uno stanziamento di oltre 1 milione di euro”.
I PROGETTI VINCITORI
I progetti vincitori della terza edizione, saranno finanziati per un ammontare complessivo di 950mila euro e vedranno coinvolti artisti provenienti da tutta Italia per la creazione di opere che, ideate in relazione ai luoghi ospitanti o ispirate da riflessioni sui cambiamenti sociali e culturali del tempo, spazieranno dalla pittura alla scultura fino alla video-arte e alla fotografia. Nico Angiuli realizzerà, per il Polo Biblio Museale di Lecce, la realizzazione di un film tratto da una performance che riflette sul rapporto uomo-macchina; Salvatore Arancio per il MART di Trento e Rovereto lavorerà a un’installazione che lega arte e ricerca scientifica del XIX secolo; Stefano Arienti per il MAXXI di Roma preparerà un “arazzo fotografico”; sempre il MART di Trento e Rovereto ospiterà, inoltre, il lavoro su Cipro di Rosa Barba; Elisabetta Benassi realizzerà 6mila mattoni d’argilla per il Crypta Balbi – Museo Nazionale Romano riprendendo le tecniche artigianali utilizzate nel passato; Botto & Bruno ai Musei Reali di Torino “costruiranno” la rovina di un’architettura modernista; alla GAMeC di Bergamo Eva e Franco Mattes proporranno un lavoro di Net Art che rielabora dati personali dei due artisti; Mimmo Paladino realizzerà un intervento site-specific dedicato all’attività dell’artista stesso per il quale la Reggia di Venaria Reale di Torino ha predisposto spazi dedicati; il Crypta Balbi di Roma ospiterà anche l’intervento di Diego Perrone, un volto in pasta vitrea realizzato con tecniche artigianali antiche; al MAMBo di Bologna infine sarà la volta di Diego Tonus, con un progetto che riflette sul sistema di valori del nostro tempo, in termini etici e monetari, partendo dalle conversazioni dell’artista con un falsario.
– Desirée Maida
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