L’utopia tecnologica di Tomás Saraceno. A Genova
Pinksummer Contemporary Art, Genova ‒ fino al 5 ottobre 2018. Nel percorso installativo dell’artista argentino, l’utopia di un futuro in cui l’umanità sia finalmente libera dalla paura e dalla morte. Un omaggio all’iperpositivismo degli Anni Sessanta e ai movimenti artistico-scientifici come Solarpunk.
A partire dagli studi pionieristici sull’energia solare dell’ingegnere e matematico Giovanni Francia, Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, 1973) sviluppa un progetto installativo-architettonico volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente. In piena emergenza da riscaldamento globale, conflitti etnici e religiosi, le strutture di Saraceno sono la metafora del bisogno di “leggerezza” nell’impatto sul pianeta, che sta pagando a caro prezzo il selvaggio consumo di risorse non rinnovabili. Leggerezza ottenibile anche ripensando il sistema energetico.
Immaginando la sua utopia tecnologica, Saraceno costruisce strutture che sembrano ricettori di onde cosmiche da cui ricavare energia “verde”, inseriti in un percorso che include anche oggetti provenienti dal Fondo Giovanni Francia della Fondazione Micheletti. Un appello politico in chiave artistica per una modernità anti-dissipativa.
‒ Niccolò Lucarelli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati