Una nuova sinergia per l’arte in Salento. La seconda edizione di “nagla”
Una vecchia area agricola in Salento si trasforma in luogo espositivo; parte la seconda edizione di “nagla | contemporary arts farm”. La storia e le prime immagini
Uno spazio evocativo che ricorda le masserie del passato dove la vita era scandita dal lavoro nei campi, dai versi degli animali e dalle stagioni. Poi, totalmente trasformato, diventa una silenziosa venue per mostre d’arte contemporanea. È quello che succede nel Salento, a Specchia, terra di mare, storia e turismo. Il progetto è di Donato Viglione che racconta ad Artribune la seconda edizione di nagla.
L’ARTE CHE CONQUISTA IL PASSATO
Ereditare una grande struttura agricola articolata in più edifici. Decidere di mutare la sua destinazione d’uso e trasformarla in Bed & Breakfast, noto come b&b Donna Bianca, da una parte, e in spazio espositivo dall’altra: questo è nagla | contemporary arts farm. “Il progetto nasce nel 2012”, racconta il proprietario Donato Viglione, “ho ereditato questa grande struttura e ho pensato di riconvertirla in un’area per mostre temporanee e le zone che una volta erano dedicate a dormitorio le ho tramutate in una struttura turistica ricettiva. Ho iniziato ad organizzare delle piccole esposizioni già nel 2012 con un’artista lettone che conoscevo molto bene, Agnese Skujina. Nel corso degli anni con la ristrutturazione dell’ex officina, del tabacchificio, del frantoio, della rimessa del trattore, dell’ex granaio e dell’ex casa del fattore, le aree dedicate all’arte si sono moltiplicate”. Nel 2017 sono stati ospitati, invece, cinque artisti – Milena Sgambato, Agnese Skujina, Samuel Mello, Massimo Pasca e Massimo Dalla Pola – che con i loro lavori hanno invaso e dato vita al luogo richiamando anche molti spettatori.
IL PROGETTO PER IL 2018
La rassegna, aperta al pubblico fino a settembre, è alla sua seconda edizione.Il termine nagla è poco ortodosso, anche un po’ misterioso, e rimanda a mondi lontani. Deriva infatti dalla lingua lettone, nazionalità dell’artista che ha “battezzato” lo spazio. Significa semplicemente “chiodo”, elemento primario e fondamentale per appendere i quadri alle pareti. Per il 2018, in collaborazione con Circoloquadro che ha supportato l’organizzazione nella scelta dei partecipanti, sono stati selezioni sei artisti Luca Coclite, Chantal Criniti, Federica Francesconi, Debora Garritani, Emanuele Puzziello, Fabrizio Segaricci che hanno presentato progetti site-specific o ripensati per il b&b Donna Bianca. A differenza dell’anno precedente, dedicato esclusivamente alla pittura, nel 2018 la rassegna è stata aperta a più media: la performance, le installazioni o la video arte. Ecco le immagini.
– Valentina Poli
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