L’energia del vuoto. Gianluca Capozzi a Napoli
PAN, Napoli – fino al 18 agosto 2018. È il nulla a creare il mondo. Un oceano dalle infinite possibilità che tutto contiene. Fisica quantistica e pensiero orientale alla base del nuovo progetto di Gianluca Capozzi.
![L’energia del vuoto. Gianluca Capozzi a Napoli](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/08/Gianluca-Capozzi-Ocean-Project-1024x819.jpg)
Lasciarsi catturare dall’energia del vuoto dove ogni forma esiste in potenza. Il vuoto presente nell’universo come nel singolo atomo, centro di energia e informazioni. Gianluca Capozzi (Avellino, 1973), continuando a indagare le possibili relazioni tra arte e fisica quantistica, si spinge oltre il concetto di natura, ormai non più vista come qualcosa di separato e contrapposto alla società.
Attraverso la sua pittura e gli innumerevoli disegni sempre al limite tra astrazione e figurazione, intercetta questa forza sottesa, intrisa di informazioni e forme in potenza. Emergono grovigli di segni vibranti come nella pittura informale, che a volte si diradano lasciando trasparire volti, frammenti da cartoon, rotocalchi. Una componente pop che è forse una novità nella produzione dell’artista.
Non esistono coordinate spazio-temporali in questo percorso, che è più un’immersione in un mare magmatico in cui finiscono immagini dalle più svariate fonti pronte per una nuova trasformazione.
Non è così semplice distinguere l’animato dall’inanimato, il naturale da ciò che non lo è. Ocean Project è piuttosto la rappresentazione di un’unica maglia che tiene insieme tutto.
‒ Antonella Palladino
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