Il Goldsmiths Center for Contemporary Art a Londra inaugura nuovo spazio espositivo. Le immagini
La prestigiosa università inglese specializzata nelle arti e nelle discipline umanistiche ha inaugurato un nuovo spazio espositivo con una mostra dedicata a Mika Rottenberg. Le immagini
Londra è in fermento: tra nuovi spazi che nascono come Freehouse, collaborazioni internazionali come quella tra lo Smithsonian Institution e il Victoria and Albert Museum, l’arrivo di una mostra organizzata dal New Museum durante Frieze e l’apertura della New Royal Academy of Art progettata da David Chipperfield, la città inglese si conferma uno dei più vivaci centri d’arte internazionali che, nei giorni scorsi, si è arricchito di un altro tassello: uno spazio espositivo all’interno del prestigioso campus del Goldsmiths Center for Contemporary Art.
LO SPAZIO
Dell’apertura del nuovo spazio vi avevamo dato anticipazione lo scorso marzo, un’impresa andata in porto grazie al sostegno di alcuni ex alunni della scuola, tra i quali Damien Hirst, Steve McQueen, Bridget Riley, Sarah Lucas, Gillian Wearing, Yinka Shonibare, Glenn Brown, Michael Landy e Michael Craig-Martin, che hanno donato propri pezzi all’asta da Christie’s per avviare una raccolta fondi. “La creazione di una galleria d’arte internazionale di 930mq”, spiega Richard Noble, capo del Dipartimento artistico del Goldsmiths, “non era una priorità per i dirigenti dell’università, ma quando un gruppo di ex allievi ha fatto delle cospicue donazioni di opere che sono state poi messe all’asta, le prospettive sono cambiate. A sostenerci ci sono state anche famose gallerie come Sadie Coles, Pilar Corrias, Lisson e Thomas Dane”. Noble confessa anche che “a velocizzare tutto il processo è stata anche la scelta di aprire il nuovo spazio all’interno di una zona del campus semi-abbandonata”.
LA GALLERIA D’ARTE INTERNAZIONALE
La ristrutturazione e la progettazione del nuovo spazio espositivo è stata affidata agli Assemble, collettivo di giovani architetti che nel 2015 ha vinto il prestigioso Turner Prize. “La riconversione della vecchia struttura vittoriana, ormai abbandonata da anni all’interno del campus, adibita un tempo a bagni pubblici, è stata una sfida”, racconta il collettivo di architetti. Lo spazio è stato totalmente trasformato: i quasi 1000 mq sono stati suddivisi in otto gallerie che ospiteranno mostre curate da Sarah McCrory, nominata direttrice del Goldsmiths CCA nel gennaio 2017.
LE MOSTRE
Il Goldsmiths CCA ha aperto le sue porte al pubblico lo scorso 8 settembre con una mostra di Mika Rottenberg curata da Sarah McCrory, che così ha commentato il progetto espositivo: “all’inizio ero scettica, come anche Noble, sulla scelta di quest’artista, ma poi ci siamo ricreduti”. Rottenberg è noto per la capacità di raccontare le disuguaglianze economiche nella nostra società e la fragilità del corpo umano attraverso il filtro dell’umorismo. In occasione della mostra, sono stati presentati i progetti inediti Untitled (Ceiling Projection) e Study #4, commissionati dalla Kunsthaus Bregenz e dal Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo).
Dopo Mika Rottenberg, gli artisti che varcheranno le soglie delle gallerie del Goldsmiths CCA saranno Kris Lemsalu – dal 23 novembre 2018 al 3 febbraio 2019 – in concomitanza con una esposizione postuma dell’artista Alexis Hunter; a marzo 2019 infine verrà presentata la prima mostra londinese dei Chicago Imagists.
– Valentina Poli
http://goldsmithscca.art
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