Visioni di pietra. Alice Caracciolo e Cemre Yesil in Salento
Castello di Castro ‒ fino al 7 ottobre 2018. Alice Caracciolo e Cemre Yesil tornano a Castro, in Salento, per un progetto di mappatura del territorio. Mediante la fotografia, tracciano i segni di un passato remoto, tra miti e leggende. Lontano dagli stereotipi di un Salento da cartolina.
In una terra sempre più afflitta dagli stereotipi di un immaginario di discoteche, centri storici caotici e spiagge affollate, cioè il Salento contemporaneo, Alice Caracciolo e Cemre Yesil attraverso la loro ricerca fotografica hanno indagato storia, miti e leggende di un’area specifica: Castro e la costa adriatica.
Nella mostra curata da Giuseppe Amedeo Arnesano, accompagnata anche da testi di Elena Carluccio e allestita nel museo archeologico del piccolo borgo a picco sul mare – dove negli ultimi anni si osserva a un’opera di valorizzazione dei beni culturali –, si assiste a un vero e proprio percorso di scoperta di tracce, reperti, dettagli, visioni. E questo vale soprattutto per il bel castello che ospita questo progetto prodotto lo scorso anno dalla Regione Puglia, che ha coinvolto fotografi di varie latitudini per stimolare una lettura profonda delle geografie pugliesi. Dettagli di corpi al sole, brandelli di spazi della visione, torri costiere e pietre che raccontano passati indecifrabili, mediante strati di immagini da ricomporre e affiancare, non solo con lo sguardo. Questa mostra è come un’immersione, tra realtà e sogno, all’insegna di un onirico viaggio alla scoperta di una città antica e profonda come Castro e delle sue relazioni con l’oriente.
‒ Lorenzo Madaro
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