Nasce a Parma The Mori Center un polo per l’arte con una galleria e spazi per residenze e ricerca
Sarà inaugurato con una collettiva di giovani artisti berlinesi, The Mori Center, nuovo centro per l’arte contemporanea a Parma. Oltre ad una galleria commerciale, ci saranno spazi destinati ad ospitare residenze e un’officina dedicata alla ricerca e alla sperimentazione…
La nascita in Italia di nuovi spazi dedicati all’arte contemporanea è sempre una buona notizia, soprattutto se questo avviene in provincia. Sarà inaugurato a Parma il prossimo 21 settembre The Mori Center, un centro per l’arte contemporanea composto da una galleria, due spazi destinati ad ospitare residenze e un’officina dedicata alla ricerca e alla sperimentazione con focus su arte e tecnologia. Uno spazio innovativo, fondato da Virginio Mori, un collezionista parmigiano, che ha scelto di affidare la gestione del centro ad un team tutto al femminile guidato dalla giovane curatrice Giorgia Ori e di puntare soprattutto sulla valorizzazione dei giovani artisti fin dalla mostra inaugurale, The Way Out, una collettiva di artisti berlinesi.
LO SPAZIO
“Mi è stato chiesto di prendere in mano lo spazio per un periodo di un anno”, racconta ad Artribune Giorgia Ori,“per avviarlo e creare una serie di progetti che fossero in sintonia con il territorio parmigiano”. Il centro è dislocato in più sedi. La galleria, che sorge proprio nel cuore della città di fronte a Piazza Duomo, nasce come spazio antitetico ma allo stesso tempo complementare a quello dell’officina, collocata, invece, fuori dal centro storico. Opposta anche la missione: l’officina si presenta come uno spazio espositivo e di ricerca, mentre la galleria assume più una natura commerciale. “Trovandosi la galleria in Piazza Duomo, comunicante con il Vescovado e il Museo Diocesano”,continua la Ori, 2le scelte artistiche sembravano all’inizio un po’ limitate. In realtà il progetto è quello di comunicare con la città e non essere semplicemente uno “spazio”. In programma ci sono numerose iniziative che coinvolgono le scuole e diversi seminari incentrati sul collezionismo e sull’arte contemporanea. Essendo una delle pochissime galleria d’arte contemporanea a Parma, credo che The Mori Center abbia un importante compito nel modo in cui questa viene percepita. Mi piace l’idea di un’arte che ritorna ad essere di tutti e di uno spazio motivo di orgoglio per i cittadini”. Con un focus ben preciso. La mission della galleria è quella di promuovere artisti emergenti italiani, mid-career americani/sud-americani e artisti sperimentali europei.
IL PROGRAMMA DI RESIDENZE
The Mori Center inaugurerà un programma di residenza per talenti provenienti da qualsiasi campo della cultura contemporanea, senza limiti geografici o di età. Il programma si svolgerà da marzo a dicembre a Parma con inizio nel 2019. Per gli artisti è previsto un soggiorno di sei settimane, con alloggio, uno studio e un piccolo stipendio. Alla fine della residenza verrà organizzata una mostra in galleria per presentare i lavori prodotti durante il soggiorno. La residenza comprende anche un programma di incontri regolari, workshop e altri eventi per coinvolgere la cittadinanza.
LA MOSTRA
La vocazione alla sperimentazione e all’internazionalità risulta evidente già dalla prima mostra The Way Out!,una collettiva di quattro artisti berlinesi – Tony Futura, Christian Kage, Tom Palluch e Franz Xavier Sin – che per la prima volta esporranno in Italia. “Siamo emozionati di poter ospitare una mostra dal carattere così europeo in una città come Parma”, sottolinea la curatrice, “The Way Out è un punto di partenza, sia per gli artisti che per la galleria. Questo gruppo di ragazzi berlinesi, per la prima volta in Italia, è riuscito a creare un perfetto equilibrio tra le proprie dichiarazioni d’intenti e l’estetica collettiva, dando vita a un progetto e una ricerca artistica che definirei unica. Sebbene i quattro vengano dalla street art, sono riusciti a tradurre quel vocabolario di segni in qualcosa di nuovo, aggiungendo alle opere – dipinti, fotografie e sculture – quello che loro chiamano un “playful twist”, un tocco giocoso”. La mostra, che si concluderà il 15 novembre, sarà accompagnata da tre eventi: una performance degli artisti che, nella serata inaugurale, dipingeranno 4 graffiti sui muri della galleria, un happening serale e un incontro sul tema del collezionismo. Le immagini.
– Mariacristina Ferraioli
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