La Collezione San Patrignano. Al MAXXI in mostra la bellezza come riscatto sociale
Lo scorso 25 settembre è stato inaugurato alla presenza di Letizia Moratti, co-fondatrice Comunità di San Patrignano e Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, un nuovo progetto espositivo itinerante presso lo spazio Extra MAXXI. Le immagini
In occasione dei quarant’anni dalla fondazione da parte di Vincenzo Muccioli della Comunità di San Patrignano, che dal 1978 lotta contro le dipendenze, prende il via una grande mostra itinerante La Collezione San Patrignano Work in Progress che approda al MAXXI di Roma, dopo aver fatto tappa alla Triennale di Milano.
LA MOSTRA
Dal 26 settembre al 7 ottobre la collezione – costituita grazie al frutto del contributo volontario di artisti, galleristi e collezionisti – arriva presso l’Extra MAXXI, una delle aree più suggestive del museo capitolino, prima di giungere in maniera definitiva presso il nascente museo di Rimini – ubicato presso il duecentesco Palazzo dell’Arengo e il trecentesco Palazzo del Podestà – che sarà inaugurato nel 2019.
L’arte e la bellezza come riscatto sociale, questi sono i temi che animano le opere in mostra firmate dai grandi maestri dell’arte contemporanea come Vanessa Beecroft, Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia, William Kentridge e molti altri. La collezione, nata per volontà della Fondazione San Patrignano, rappresenta un ponte significativo fra la cultura e il sociale, è un percorso sinergico che attraverso la creatività definisce le molteplici declinazioni del concetto di bellezza, alimentando un modello sperimentale che, grazie all’arte trasforma il disagio e l’emarginazione in vera e propria rinascita.
Anche Letizia Moratti, co-fondatore della Fondazione San Patrignano ha commentato in una nota: “in questi anni è stato fatto tantissimo da San Patrignano nella direzione della sostenibilità economica della Comunità e della sua gestione. Per questo ispirandoci alle grandi fondazioni anglosassoni abbiamo intrapreso la via della collezione di opere d’arte contemporanea come riserva patrimoniale e coinvolto artisti, galleristi e collezionisti che hanno creduto e credono nel progetto e che apprezzano il lavoro svolto dalla comunità”.
LA NUOVA SEDE
Dopo l’inaugurazione della sede del nuovo museo d’Arte Moderna e Contemporanea di San Marino, ecco che a pochi chilometri sta per essere inaugurato un nuovo spazio espositivo destinato a ospitare la Collezione San Patrignano. Si tratta, come già accennato dei palazzi dell’Arengo e del Podestà di Rimini che saranno inaugurati nel 2019. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha commentato in una nota sul sito di San Patrignano: “Rimini da tempo ha scelto di costruire il suo futuro perseguendo un nuovo modello di sviluppo che ha nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico una delle sue principali direttrici. Un cambio di paradigma, per una città che riparte dalla sua identità, dalle sue radici, con uno sguardo sempre più internazionale e costantemente proiettato al domani: questa è la direzione di marcia che la città ha intrapreso e che si sposa alla perfezione con l’esperienza e la realtà della Fondazione San Patrignano, con cui stiamo proseguendo in questo stimolante ‘esperimento’. Un work in progress costante che ci entusiasma e che ha rilevanza non soltanto per il valore specifico del Museo di Arte Contemporanea della città, un nuovo spazio che andrà ad inserirsi nel quadrilatero urbano che comprende il Museo Fellini, Castel Sismondo e Piazza Malatesta, il Teatro Galli, il Ponte di Tiberio; il progetto con la Fondazione San Patrignano segna anche un nuovo modello di dialogo tra pubblico e privato, uniti da un obiettivo comune”.
– Nadia Gardini
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