Luci e oscurità fra sacro e profano. Ugo Ricciardi a Torino
Burning Giraffe Art Gallery, Torino ‒ fino al 3 novembre 2018. Il senso del sacro insito nei luoghi antichi è al centro dell’indagine fotografica dell’artista torinese. In equilibrio fra tempo storico e tempo dell’anima.
Il paesaggio naturale, le rovine archeologiche, il silenzio, l’oscurità della notte sono gli elementi da cui Ugo Ricciardi (Torino, 1975) costruisce affascinanti light painting, ovvero “pitture di luce”, con il solo uso della macchina fotografica. Piccole fonti di luce artificiale divengono lo strumento per aggiungere alla scena elementi magici e onirici, dal forte sapore spirituale. Dagli antichi castelli irlandesi ai templi e ai teatri della Magna Grecia, Ricciardi ne esalta la mistica bellezza, la riporta a quel passato che sfiora la leggenda, intriso di storie di uomini e divinità, creature fatate e misteriose. Opere fotografiche che gettano un ponte fra sacro e profano, che esaltano quella bellezza naturale e architettonica che sembra nata dall’armonia fra l’uomo, Dio e il soprannaturale. Il bianco e nero si fa straordinaria fonte di luce, quasi una candela lasciata bruciare su un’ara marmorea, che avvolge con delicatezza lo sguardo dell’osservatore, guidandolo a ritroso lungo la china dei secoli.
‒ Niccolò Lucarelli
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