NESXT, a Torino è in corso il festival multidisciplinare delle realtà indipendenti
Ha inaugurato l’art week torinese il festival NESXT, progetto interdisciplinare dedicato alla produzione della scena creativa indipendente italiana
Fino al 4 novembre gallerie, condomini, garage, laboratori di restauro e studi d’artista diffusi a Torino animano la terza edizione di NESXT, rassegna ideata e prodotta dall’Associazione ArteSera. Con il suo headquarter presso i Docks Dora di Via Valprato, ex magazzini industriali oggi dimora di attività creative con studi, showroom, atelier e spazi di coworking, per tutta la settimana NESXT si fa promotore di mostre, progetti, performance e talk. 9 le realtà indipendenti selezionate tramite call: Borderlight (Milano), Cantieri d’Arte (Viterbo), Farmacia Wurmkos (Sesto San Giovanni- Milano), FatStudio (San Lazzaro -Bologna), Lottozero (Prato), MUCHO MAS! (Torino), Novella Guerra (Imola), Porto dell’Arte (Bologna), VILLAM (Roma). Ne abbiamo parlato con le direttrici di NesXT, Olga Gambari e Annalisa Russo.
Tra i progetti del festival, quest’anno ci sono due hub dedicati alla parola e alla musica…
Novella Guerra, l’hub dedicato alla parola e al pensiero, coinvolgerà artisti, professionisti del settore e studenti in un ciclo ininterrotto di talk, workshop e incontri: una sorta di performance continuativa che durerà per tutto il festival, tra i cui protagonisti ci saranno Giancarlo Norese, canecapovolto, Marco Enrico Giacomelli, Pietro Gaglianò, Pierluigi Pusole, Dino Ferruzzi, il collettivo a.titolo (Francesca Comisso e Luisa Perlo), Franco Audrito (Studio65). L’hub inoltre ospiterà il 2 novembre una giornata di scambio culturale tra Torino e Marsiglia, organizzata da NESXT e Marseille Expos in collaborazione con la Città di Torino, finalizzata alla coproduzione transfrontaliera di progetti espositivi e di residenze artistiche tra il 2019 e il 2021. Fat Studio, specularmente, sarà un palcoscenico aperto per i linguaggi sonori e performativi, proponendo ogni giorno all’interno del format RAID |Babilogna un avvicendarsi di artisti tra live set, spettacoli e performance. Tra gli ospiti Drumphilia, Ivreatronic, Lite Orchestra, Pupaboom e Cristiana Palandri, quest’ultima con una performance per voce ed elettronica ispirata all’Ulysses di Joyce.
Su quali tematiche avete puntato per la terza edizione?
Ogni edizione prende una forma diversa a seconda dei progetti selezionati, che diventano il corpo stesso del festival; in questo nuovo appuntamento, live e performance rivestono una parte significativa dell’intero progetto, in un concetto di opera artistica intesa nell’accezione più ampia e libera possibile. Oltre a Novella Guerra e Fat Studio, Farmacia Wurmkos (ospitata da Phos) proporrà un’esposizione “in movimento” fatta di tavoli tematici che ruotano intorno ai temi della pratica artistica, dell’azione politica, dei luoghi e dell’archivio. Borderlight (via della Fucina 16 Condominio-Museo) inviterà i cittadini a effettuare una mappatura collaborativa sul paesaggio urbano notturno; Porto dell’Arte presenterà un ciclo di performance unitamente all’installazione nel garage nero di via Pisa 53.
Che tipo di relazione si instaura tra NESXT, Torino e i suoi spazi?
La relazione con la città avviene a molteplici livelli, in primis con i soggetti che fanno parte del festival. Si tratta di realtà molto eterogenee, dotate ciascuna di un’identità ben precisa che NESXT si pone l’obiettivo di valorizzare: gallerie, condomini, garage, laboratori di restauro, studi d’artista diventano protagonisti di un festival che attraverso la sua forma diffusa intende raccontare la ricchezza culturale del territorio nella sua diversità.
E tra NESXT e i Docks Dora?
La scelta dei Docks Dora come quartier generale ha permesso di focalizzare l’attenzione su un pezzo di città che è luogo del cuore per un’intera generazione di torinesi, una location di grande fascino nonché raro esempio di archeologia industriale sopravvissuto alle trasformazioni urbanistiche degli ultimi anni. I Docks, da sempre luogo della produzione culturale underground della città, potrebbero tornare a essere un distretto creativo se opportunamente riqualificati tramite specifiche politiche.
Esistono luoghi della città inesplorati o da recuperare che vi piacerebbe esplorare nelle prossime edizioni?
Il festival è un osservatorio vivo, che sta sulla pelle di quello che accade, un presente che tiene conto del passato ma vuole immaginare il futuro. Quindi ci saranno altri luoghi che si manifesteranno e che sono già nella nostra progettazione. Sarebbe bello i Murazzi, ma anche dei piccoli luoghi densi di memoria e con una tensione tutta ancora da esprimere.
– Umberta Genta
Torino // fino al 4 novembre
NESXT
Headquarter presso i Docks Dora
Via Valprato 68
www.nesxt.org
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati