Arte e tecnologia al Plart di Napoli. Bruno Munari inedito in mostra
Nell’anno del ventennale dalla morte, è in mostra per la prima volta a Napoli un particolare aspetto del lavoro dell’artista, designer e scrittore, rimasto sconosciuto per molto tempo: la tecnologia
Grazie ad un’accurata ricerca condotta dalla Fondazione Plart, è ora visibile – per la prima volta a Napoli presso gli spazi del suo museo – una particolare tipologia di opere tratte dalla complessa e variegata produzione artistica di Bruno Munari (Milano, 1907-1998). Nell’anno del ventennale dalla morte, questa mostra – realizzata in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, nell’ambito dell’edizione 2018 di Progetto XXI – rivela un aspetto inedito dell’artista, ma anche designer, scrittore e uno dei massimi protagonisti dell’arte programmata e cinetica. E lo fa presentando uno specifico corpo di lavori – le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata -realizzate negli Anni Cinquanta del secolo scorso. Trattandosi di opere risalenti a oltre cinquant’anni fa, il lavoro di digitalizzazione dei vetrini che compongono le opere si è reso necessario anche per la loro conservazione, vista la loro precaria costituzione materiale. Inoltre, la digitalizzazione ha consentito di portare alla conoscenza del pubblico un particolare aspetto del lavoro di Munari rimasto sconosciuto per molto tempo, colmando i vuoti e le mancanze presenti nella ricostruzione, non solo di alcuni aspetti della sua ricerca, ma più in generale della storia dell’arte contemporanea, soprattutto nel rapporto arte-tecnologia. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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