La galleria MLB di Ferrara non sarà ad Arte Fiera. Ma a Bologna nella Torre Prendiparte
La MLB gallery di Ferrara non sarà ad Arte Fiera Bologna, ma in città con un doppio progetto. Il primo, nella splendida Torre Prendiparte. Ecco perché e cosa accadrà
Maria Livia Brunelli, anima della associazione no profil MLB di Ferrara quest’anno non sarà ad Arte Fiera Bologna. O meglio non sarà “indoor”, ma outdoor con un progetto molto grosso realizzato nella Torre Prediparte, di proprietà di Matteo Giovanardi. Si tratta di una delle venti della città e la seconda più alta di Bologna con una bella età: 900 anni. Ogni piano sarà abitato da un artista che interagirà con uno spazio connotato ed affascinante. Il progetto, realizzato in collaborazione con Carlo Sala e Sabrina Losenno, coinvolge gli artisti ariete della galleria: Anna di Prospero, Silvia Camporesi, Ketty Tagliatti, Maurizio Camerani, Jacopo Valentini, ma anche Francesco Pozzato e Fabio Ranzolin. Completa il tutto, allo Studio Evolve, la mostra L’arte è un camaleonte con quattro artisti, Barbara Capponi, Marcello Carrà, Roberta Pedrazzani, Stefano Scheda. Ci siamo fatti raccontare tutto dalla Brunelli, in questa intervista.
Quest’anno fuori dalla fiera: come mai?
Quest’anno abbiamo deciso di non fare ArteFiera nonostante abbia una grande stima del lavoro del direttore Simone Menegoi e del curatore della sezione fotografia Francesco Zanot. Questa scelta è dovuta al fatto che ci sentiamo cresciuti come associazione non profit di diffusione dell’arte contemporanea, con una mission educativa rivolta anche alle scuole e una metodologia avvincente e coinvolgente…Diciamo che i miei riferimenti sono esteri, certi spazi sperimentali londinesi e newyorkesi, ma anche figure come Peggy Guggenheim o Felicita Bevilacqua della Fondazione Bevilacqua La Masa…Cerco di promuovere sempre i nostri artisti più possibile presso musei e fondazioni italiane e straniere e raccontare anche non addetti lavori in senso delle loro opere in modo tale che ognuno si identifichi nelle emozioni suscitate dai loro lavori.
E le fiere?
Proprio per fare un servizio migliore agli artisti quest’anno abbiamo deciso di tentare l’ammissione alla fiera di Artissima a Torino e alla fiera Liste a Basilea, a cui vado ogni anno e che trovo molto frizzante perché le opere vengono esposte in un ex birrificio dove alla sera si mangiano würstel e e si brinda con la birra…L’aspetto gaudente per me nell’arte è molto importante…e per questo abbiamo una cerchia di collezionisti, critici e direttori di museo con cui ci troviamo in affinità più che con altri..
Negli ultimi anni la vostra galleria ha spiccato un balzo verso l’alto con tanti premi e progetti, peccato non essere nel vostro territorio…
Ovviamente il budget dell’associazione è limitato e quindi bisogna fare delle scelte: purtroppo le fiere costano tanto e quest’anno dopo dieci anni di ArteFiera abbiamo deciso di fare un evento nella Torre Prendiparte, una meravigliosa torre privata nel pieno centro di Bologna, la seconda per altezza dopo la Torre degli Asinelli. Ci siamo immediatamente trovati in sintonia con il proprietario Matteo Giovanardi ed è nata l’idea di esporre un artista ad ogni piano della torre sul tema della spiritualità.
Un tema difficile…
Questo perché io stessa sto attraversando un periodo di maturazione interiore e ho notato che anche i miei artisti stanno vivendo in qualche modo questo cambiamento legato ai tempi in cui viviamo…ogni artista quindi ha quindi interpretato a suo modo il tema della spiritualità legandolo chi alle radici familiari, chi al proprio territorio, chi ad alcuni misteri mai svelati o addirittura al tema della reincarnazione…ogni persona potrà accedere alla torre tramite visite guidate per un massimo di dieci persone che verranno fatte dal venerdì alla domenica ogni ora dalle 10 alle 17. Abbiamo ricevuto moltissime prenotazioni e alle 19, dal giovedì alla domenica, abbiamo invitato un limitato numero di persone a partecipare a una performance culinaria in cui ogni portata è ispirata ad una delle opere esposte: si mangeranno quindi raffinatissimi finger food realizzati da Silvia Brunelli, che è mia sorella ed esperta di cucina creativa e curativa.
E la mostra?
Sotto le due torri invece altri artisti della galleria espongono nella mostra “L’arte è un calameonte“, una frase di mia figlia… in una torre quindi il tema del de-sidera, della tensione verso le stelle a partire da una frase di Giacomo Leopardi, sotto un’altra torre, allo Studio Evolve, di un avvocato collezionista, il tema dell’importanza di non prendersi troppo sul serio e di rimanere con un animo fanciullino, un po’ come diceva invece Pascoli…
Dei testi importanti…
Ho fatto il liceo classico e questa formazione mi è servita moltissimo grazie un grande insegnante come il mio professore di latino e greco Claudio Cazzola che mi ha permesso di studiare i classici indagando dentro me stessa e a diciotto anni Seneca Plutarco possono aiutarti molto di più di un terapeuta…
Come è cambiato il vostro lavoro dagli anni dell’esordio fino a oggi?
Io sono molto felice dei cambiamenti che hanno coinvolto la mia galleria in questi anni perché da progetto sperimentale di gallery ci siamo sempre più affinati in questa missione di diffusione del contemporaneo… se le scuole lavorano in questo modo sull’arte si creano meravigliosi miglioramenti per gli studenti…ad esempio una delle fotografe in mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa, nell’ambito di “Chi sono io? Autoritratti identità reputazione“, promossa dalla MLB e ispirata al libro di Concita de Gregorio, Simona Ghizzoni, che ha lavorato sul tema dell’anoressia, ha incontrato una adolescente che sta vivendo lo stesso problema e mi ha chiesto di poter incontrare questa artista perché sente che potrebbe in qualche modo farle bene… Queste per me sono situazioni meravigliose che si possono creare attraverso le mostre, infatti i genitori di questa ragazza quando gli ho proposto questo esperimento si sono commossi…
Quali progetti futuri?
La direzione in cui stiamo andando è questa: internazionalità, apertura agli artisti under 35, rinnovamento della galleria, lavoro sull’arte introspettivo e psicologico…
Si stanno realizzando tutti questi temi lanciati due anni fa in Sardegna nel progetto partecipato che si chiamava “Contaminazioni di energie” dove abbiamo lavorato sulla fotografia di ricerca italiana contemporanea… Tutto ciò sta creando una vera e propria scuola che presenteremo in anteprima in diverse fiere e istituzioni estere… L’associazione MLB lavora fondamentalmente su tre filoni di ricerca quest’anno: la fotografia d’arte, gli artisti che si occupano di arte tessile e una riscoperta di alcuni artisti dei primi anni ‘70. Nella torre sarà possibile vedere un assaggio di tutto ciò e successivamente alle fiere e nelle istituzioni in cui esporremo.
–Santa Nastro
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