L’arte come dialogo. Liu Jianhua a Napoli
Made in Cloister, Napoli ‒ fino al 21 marzo 2019. L’artista cinese costruisce nello splendido chiostro di Santa Caterina a Formiello una narrazione storica intitolata “Monumenti”, in cui a raccontare è la voce di chi ha saputo cogliere nella discontinuità e nella diaspora la possibilità di una storia alternativa.
Se è vero che l’arte può descrivere, denunciare e interpretare le vicissitudini, gli impedimenti e le inquietudini del presente, allora le sculture di Liu Jianhua (Ji’an, 1962), all’interno del Chiostro di Santa Caterina a Formiello, possono essere espressione di un attivismo politico che sublima anziché sopprimere. Nella prismatica cornice di Porta Capuana, quartiere ospite della Fondazione Made in Cloister, l’artista cinese incontra la comunità di migranti che abita il luogo e ne cattura le storie, monumentalizzandole con la tecnica del calco applicata alla scultura in cartapesta. La loro fragilità viene compensata dalla solidità di piedistalli vitrei che sorreggono le sculture, orchestrate in una costellazione carica di tensioni che destabilizza nella sua monumentalità. Diffusi fra le tracce murarie, fiori di porcellana bianca omaggiano la Real Fabbrica di Capodimonte e l’antica tradizione ceramista cinese, in cui l’artista ha trovato la formazione e l’ispirazione, muovendosi tra una materialità reale e una effimerità significata. Monumenti è il frutto di una collaborazione che ha visto l’artista lavorare a stretto contatto con gli artigiani locali e i migranti, “sculture viventi” per una sera, esaltando lo spirito identitario e multiculturale di una città in cui la terra indurisce e il mare fluidifica.
‒ Francesca Blandino
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