Natura e precarietà. Marinus Boezem a Milano
Galleria Fumagalli, Milano ‒ fino al 5 aprile 2019. La galleria milanese ospita la prima personale in Italia, dal 1978 a oggi, di Marinus Boezem. Con un progetto site specific.
Fu un anno cruciale, il 1969, per Marinus Boezem (Leerdam, 1937). Artista concettuale ‒ protagonista dell’Arte Povera e della Land Art olandesi con Dibbets e Van Elk ‒, in quell’anno, fra l’altro, partecipò alla memorabile mostra When Attitudes Become Form curata da Harald Szeemann a Berna. Oggi l’artista visionario (negli Anni Settanta, camuffato da uccello, si librava sotto le volte di una cattedrale gotica) ha tracciato alla Galleria Fumagalli di Milano, per il progetto Bird’s-eye view, la pianta della Basilica di San Francesco di Assisi disponendo a terra semi destinati a ipotetici volatili che, portati dal vento sui rami affioranti dalle pareti, potrebbero cibarsene, sancendo la precarietà che la natura impone nei confronti delle espressioni della cultura.
In mostra anche il video A volo d‘uccello ‒ cattedrale disegnata con l’erba sul tetto dello studio di Middelburg ‒ e altre opere dedicate all’“effimero” (God Bless you, 1971-2013, e The Vanishing of the Artist, 2019).
‒ Alessandra Quattordio
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