Le 10 migliori opere di Arte Fiera Bologna 2019 secondo noi
Dopo i dieci migliori stand, l’immancabile appuntamento con le dieci migliori opere selezionate dalla nostra redazione. Tra artisti storicizzati e talenti più giovani.
GIANNI PETTENA – GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Un mosaico di stampe legate al tema della non conscious architecture fa luce sulla pratica fotografica di Gianni Pettena, nello stand della galleria Giovanni Bonelli. Il bianco e nero deciso e puntuale definisce i contorni di paesaggi sospesi, ancorati alla realtà grazie alla disseminazione di tracce della presenza umana.
GIULIO PAOLINI – MATTEO LAMPERTICO
La disposizione a mosaico ricorre anche nella celebre Itaca di Giulio Paolini. Insieme a una indagine spaziale che in questo caso assume le sembianze del raffronto geometrico: il quadrato bianco diventa metro di misura della singola composizione e del mosaico finale, che itera la logica del collage, tra carta e fotografia.
SIMONE MUSSAT SARTOR – GALLERIA ALBERTO PEOLA
Il rimando al collage torna nell’opera di Simone Mussat Sartor. Benchbodoni (Same Place Project) ha come soggetto costante una panchina e gli individui, ogni volta diversi, che vi sostano, ripresi di spalle. Un punto di vista fisso, davanti al quale scorrono azioni urbane date per scontate, ma rese peculiari dall’obiettivo del fotografo torinese.
LAURINA PAPERINA – STUDIO D’ARTE RAFFAELLI
Si intitola Parallel Planets la serie di nuovi lavori realizzati da Laurina Paperina per il progetto monografico presentato in fiera con lo Studio d’arte Raffaelli. Mondi paralleli, appunto, animati da creature al confine tra pop e paradosso, tratteggiate dall’artista con il consueto stile ironico-dissacrante. Da Pinocchio al grido di Munch, gli universi di Laurina Paperina assomigliano a una detonazione in chiave contemporanea delle atmosfere à la Bosch.
ENRICO TEALDI – GALLERIA FRANCESCA ANTONINI
I paesaggi rarefatti di Enrico Tealdi affondano le radici in una pittura dai contorni poetici e sospesi nel tempo. Istantanee solitarie e tenui, che parlano la lingua della nostalgia e dei ricordi d’infanzia, mescolati a colori attenuati ma densi, racchiusi in piccoli formati.
VIRGINIA ZANETTI – TRAFFIC
Virginia Zanetti si spartisce lo stand della galleria bergamasca con Andreco, innescando una riflessione al limite tra performance e restituzione fotografica, lungo un dialogo complementare che chiama in causa il legame uomo-natura. I Pilastri della Terra capovolge i rapporti gravitazionali, invertendo le posizioni di terra e cielo, di piedi e mani, affidando alle accese cromie dello scatto il compito di sottolineare la forza del rovesciamento.
LORIS CECCHINI – GALLERIA CONTINUA
Wallwave vibration (anatemy of a diagram) di Loris Cecchini trasforma una delle pareti della Galleria Continua in un dispositivo che avviluppa l’occhio, giocando sulle dinamiche della percezione. Una sorta di alveare emerge dallo sfondo bianco, sfruttando la potenza di anse e linee dritte, spezzate, per creare un effetto di insieme che fa vibrare, letteralmente, lo sguardo, indeciso se cogliere il tutto alla debita distanza o una delle sue parti, sfocate nel dettaglio.
GIANFRANCO BARUCHELLO – BIASUTTI & BIASUTTI
Sono piccole e preziose le opere di Gianfranco Baruchello esposte da Biasutti & Biasutti. Disegni embrionali, lettere e simboli punteggiano narrazioni rarefatte, tra rebus, poesia e storia.
LJUBODRAG ANDRIC – MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTECONTEMPORANEA
Il paesaggio svuotato di qualsiasi orpello è il soggetto degli scatti di Ljubodrag Andric, artista originario di Belgrado che fa della fotografia un mezzo per restituire la complessità del reale attraverso la solidità del colore e delle linee. E allora uno scatto come Los Angeles sembra strizzare l’occhio ai dettami dell’astrazione.
REBECCA HORN – STUDIO TRISORIO
I rapporti tra pesi e forze, riflessi ed equilibri sono un tema cardine dell’indagine di Rebecca Horn, come dimostrato da Passing the Moon of Evidence II. L’opera racchiude una sorta di microcosmo in cui la natura incontra le leggi della rifrazione, il tutto giocato su bilanciamenti non lasciati al caso.
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