Lisson Gallery alla conquista dell’Asia. La galleria inglese apre a Shanghai la sua quinta sede

La storica galleria fondata a Londra nel 1967 da Nicholas Logsdail si appresta a inaugurare il suo quinto spazio espositivo a Shanghai, già meta di altre gallerie e istituzioni culturali europee…

Due anni fa ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario dalla nascita, traguardo importante e per nulla scontato per una galleria d’arte. Forte della sua storia e delle prestigiose sedi dislocate tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti (per la precisione, due a Londra e due a New York), la Lisson Gallery oggi si appresta ad aprire la sua quinta sede a Shanghai, il prossimo 22 marzo. E lo fa con la mostra Love is Metaphysical Gravity, che vedrà protagonisti, tra gli altri, Marina Abramović, Shirazeh Houshiary, Richard Long e Tatsuo Miyajima.

LA LISSON GALLERY, DA LONDRA A SHANGHAI

Fondata a Londra nel 1967 da Nicholas Logsdail, la Lisson Gallery fin dai suoi primi anni di attività ha sostenuto il lavoro di artisti della Minimal e della Conceptual Art, come Carl Andre, Daniel Buren, Donald Judd, John Latham, Sol LeWitt, Richard Long e Robert Ryman. Nei decenni successivi, la galleria ha presentato per la prima volta al pubblico importanti scultori britannici, tra cui Tony Cragg, Richard Deacon, Anish Kapoor, Shirazeh Houshiary e Julian Opie. Dal 2000, la galleria rappresenta alcuni tra i principali artistar internazionali, come i già citati Marina Abramović e Tatsuo Miyajima, Ai Weiwei, John Akomfrah e Susan Hiller, oltre a sostenere sulla scena mondiale il lavoro di Cory Arcangel, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Ryan Gander, Haroon Mirza, Laure Prouvost, Pedro Reyes e Wael Shawky. La decisione di varcare i confini della Gran Bretagna arriva nel 2016, anno in cui la galleria apre nel quartiere di Chelsea a New York due nuovi spazi espositivi. A queste poi si aggiunge anche lo spazio che la Lisson ha avuto a Milano per sei anni, e chiuso nel 2017. Il prossimo 22 marzo sarà invece la volta del quinto spazio di Shanghai: la galleria sorgerà all’interno di un ex magazzino risalente agli anni Trenta su Huqiu Road, precedentemente utilizzato durante il periodo repubblicano dalla Banca centrale cinese. La strada, nota come “Strada dei musei” per via della sua posizione, oggi si trova accanto ad alcuni dei principali musei e istituzioni culturali della città, tra cui il Rockbund Art Museum, la Fosun Foundation e Christie’s. L’apertura della sede di Shanghai rappresenta per la Lisson Gallery la naturale evoluzione del lavoro svolto negli ultimi 10 anni, contraddistinto da una serie di partnership e collaborazioni costruite con diversi attori del mondo dell’arte asiatico.

L’OCCIDENTE A SHANGHAI

Quello della Lisson Gallery non è che l’ennesimo episodio di gallerie o istituzioni artistiche occidentali che decidono di avventurarsi con progetti o di fondare un loro avamposto a Shanghai. Nella primavera 2018, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha portato la propria collezione al Rockbund Art Museum con la mostra Walking On The Fade Out Lines; per non parlare poi dei francesi Centre Pompidou e Fondation Cartier che hanno deciso di aprire a Shanghai una loro sede distaccata. A questo elenco si aggiunge poi quello delle gallerie d’arte: la Lisson infatti è stata già preceduta da Perrotin, Gagosian, David Zwirner, De Carlo e White Cube.

– Desirée Maida

www.lissongallery.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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