Tra invenzione e ricordo. Iginio Iurilli a Roma
Bianco Contemporaneo, Roma ‒ fino al 15 marzo 2019. Iginio Iurilli è protagonista della monografica in corso nella galleria romana. Un omaggio a una carriera cinquantennale.
La nuova personale di Iginio Iurilli (Gioia del Colle, 1943; vive a Capurso) offre l’occasione per fare i conti in maniera ampia e meditata con un artista tanto importante quanto, si ritiene, non ancora sufficientemente riconosciuto al di fuori del pur accogliente e spesso raffinato ambiente artistico pugliese.
Non che a Iginio questo probabilmente importi poi molto, almeno a giudicare dalla consapevole solidità della sua opera, sviluppata nel corso di oltre cinquant’anni fino a raggiungere una misura ormai personalmente definitiva del rapporto tra ambiente e accidente, natura e cultura: ma, perlomeno per critica e pubblico, la mostra in corso presso la nuova galleria romana Bianco Contemporaneo – uno spazio ben curato nell’elegante quartiere Trieste – va colta al volo per farsi un’idea di cosa, oggi in Italia, significhi stabilire nella scultura una lezione autorevole, che non teme un confronto nel circuito globale.
NATURA E FORZE PRIMIGENIE
Anish Kapoor è probabilmente il riferimento più adatto per un simile confronto, poiché, come Iurilli, anche l’artista indo-britannico sa combinare sapientemente l’esperienza individuale e territoriale delle proprie origini con la lezione formale dell’internazionale contemporanea. Esclusivo dell’artista pugliese, poi, è un sentimento mediterraneo che ha nella luce meridiana e la vitalità oscura del mare le sue forze primigenie, rinnovate ogni volta da una gioia nobilmente infantile per la sensualità dei materiali e dei colori impiegati.
Terrecotte rivestite di quarzo e sale a rendere l’abbraccio di strutture valviformi e fogliari, carte modellate nell’acqua per farsi mare, legni popolanti mondi di mezzo in cui la fauna si fa flora: l’opera di Iurilli vive di un costante rapporto simbiotico tra l’invenzione e il ricordo, organica e minerale insieme. Accompagnano la mostra una serie di video dedicati all’artista da alcuni filmmaker pugliesi, tra cui si segnala in particolare l’immaginifico omaggio di Ignazio Fabio Mazzola.
‒ Luca Arnaudo
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