Frammenti di un discorso sull’architettura. Marina Paris a Roma
Spazio Nuovo, Roma ‒ fino al 16 marzo 2019. “Urban Fragments” è il titolo della mostra personale di Marina Paris nella sede romana. Una riflessione al confine tra arti visive e architettura.
Non è una sorpresa che Marina Paris (Sassoferrato, 1965) abbia scelto di confrontarsi con l’operato di Aldo Rossi, visto che l’interesse per l’architettura ‒ intesa come filtro per la percezione dello spazio circostante e sistema di relazione tra uomo e ambiente ‒ invade quasi la totalità dei suoi lavori. I frammenti scelti come fulcro teorico ed estetico della mostra – sono cartoline degli Anni Cinquanta, scatti suoi e collage – hanno un valore metaforico e spingono a immaginare nuovi orizzonti di paesaggio e di pensiero e ideali riassetti urbanistici e domestici, tra memoria e desiderio.
La pratica dello strappo distrugge e ricostruisce, rendendo possibili accostamenti e nuove identità. Un concetto che riecheggia in quello di memoria collettiva, che Aldo Rossi introduce nel discorso sull’architettura e che sottolinea il carattere complementare dell’immagine della città, raramente coerente, ordinata e immanente, ma semplicemente desiderosa di emanciparsi dal passato, come scrive Emanuela Nobile Mino nel testo critico.
‒ Chiara Ciolfi
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