Memorie del terremoto. Stefano Cerio e Giuseppe Stampone a Milano
THEPOOLNYC, Milano ‒ fino al 23 marzo 2019. Gli scatti di Stefano Cerio e i disegni di Giuseppe Stampone mantengono vivo il ricordo del terremoto dell’Aquila. A dieci anni di distanza.
Sono passati dieci anni dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo e l’Aquila. Dieci anni densi di dolore ma anche di polemiche, di promesse quasi mai mantenute, di ricostruzioni vere o presunte. La galleria THEPOOLNYC di Milano dedica una doppia mostra all’anniversario con i lavori di Stefano Cerio (1962) e Giuseppe Stampone (Cluses, 1974).
Il primo ha trasportato dei giganteschi gonfiabili in alcune zone colpite dal terremoto: da Campo Imperatore a Pescasseroli. Oggetti colorati, castelli, edifici che si gonfiano, ma che dopo poco si sgonfiano, come appare nel video che introduce la mostra e nelle grandi fotografie.
Abituati alle sue fotografie dei parchi giochi, qui la surrealtà non è più data dal luogo ma dalla situazione stessa. Una surrealtà che richiama la tragica situazione in cui versano da dieci anni persone e strutture di quei luoghi, in cui la natura e la storia sono entrambe protagoniste.
Di Stampone sono esposti i disegni che evocano la memoria personale dell’artista abruzzese e il rito della Via Crucis, ricostruita attraverso i vari movimenti compiuti dalla croce durante la commemorazione del trasporto doloroso. I disegni sono esposti in una zona che anticamente era la cappella votiva del palazzo nobiliare in cui la galleria è ubicata.
Due lavori intelligenti, quelli di Cerio e Stampone, in cui la retorica della celebrazione è bandita per fare posto all’intelligenza del progetto e della riflessione.
‒ Angela Madesani
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