Tutto Arshile Gorky a Venezia. A Ca’ Pesaro prima retrospettiva italiana con 80 opere
A maggio arriva per la prima volta in Italia una mostra completa su un artista chiave dell’arte americana del XX secolo, tra i principali protagonisti nello sviluppo del movimento dell’Espressionismo Astratto
In vista della Biennale di Venezia, è in arrivo a Ca’ Pesaro un’importante mostra dedicata ad Arshile Gorky (Lago Van, Anatolia Ottomana, attuale Turchia, 1904 – Sherman, Connecticut, Stati Uniti, 1948): si tratta della prima retrospettiva italiana su questo artista considerato una delle figure chiave dell’arte americana del XX secolo, tra i principali protagonisti nello sviluppo del movimento dell’Espressionismo Astratto, tale da influenzare molti altri artisti, a partire da Willem de Kooning. Per l’occasione, giungono negli spazi seicenteschi della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia 80 opere in prestito dai più prestigiosi musei internazionali (la Tate di Londra, la National Gallery of Art di Washington DC, il Whitney Museum of American Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi, Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, l’Israel Museum di Gerusalemme) per documentare tutte le tappe della sua straordinaria carriera. Dai primi lavori degli Anni Venti, in cui il suo approccio alla pittura è fortemente connotato dal rapporto con le composizioni di Cézanne, passando per i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in una visione potente e singolarissima. Una visione che il poeta surrealista André Breton definì “ibrida”, riconoscendo la complessità con cui Gorky evocava il mondo naturale, unendolo a una moltitudine di memorie personali e influenze diverse. Ecco le immagini.
– Claudia Giraud
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