Sogno infinito. Arnold Mario Dall’O a Trento
Paolo Maria Deanesi Gallery, Trento ‒ fino al 13 aprile 2019. Immagine e identità sono i due poli fra cui si sviluppa la poetica di Arnold Mario Dall’O, in mostra nella galleria trentina.
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La mostra di Arnold Mario Dall’O (Lana, 1960) permette l’incontro straniante con dei ritratti che l’artista ha preso dagli archivi documentari online. Sono fotografie di morti ritrovati o di gente dispersa di cui non si sa nulla, immesse in rete dalle polizie internazionali. Tali fotografie aspettano che qualcuno riconosca il volto e che lo riconducano a un’identità.
La tecnica utilizzata per questi lavori è un maniacale puntillismo contemporaneo, sporcando, a volte, e involontariamente, questa reinterpretazione dell’immagine. L’idea non è quella di favorire il ricupero di identità perdute, questo fa parte già parte dell’immagine originale, che circola in rete e che viaggia come un messaggio in una bottiglia, ma di rendere estetica la problematica della scomparsa. A guardare bene, alcuni rimandi ad altri artisti sono doverosi, sia per tecnica, sia per soggetti, come Christian Boltanski, Gerhard Richter e Sigmar Polke. Tutte le opere sono senza titolo e hanno impegnato l’artista dal 2016 a oggi. A questo ciclo, perché di un ciclo si tratta, Dall’O lavora continuamente, dando vita a una sorta di laboratorio sull’immagine, rivista e rielaborata.
‒ Claudio Cucco
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