Beyond Painting. Tre artisti a Verona
La Giarina Arte Contemporanea, Verona ‒ fino al 4 aprile 2019. La poetica del pennello reagisce a modo suo al contesto delle accelerazioni tecniche dei linguaggi espressivi contemporanei. Concentrandosi sul colore e sul segno e rinnovando le visioni del mondo.
Recentemente, nella Lettura del Corriere della Sera, Vincenzo Trione, ha parlato di un diffuso “declino della pittura”, ma nella mostra Beyond Painting 2 la pittura ri-vive in uno stato di ostinata resilienza. Gli artisti che si fanno carico di questa azione sono Romina Bassu (Roma, 1982), Greta Pllana (Durazzo, 1992) e Antonio Bardino (Alghero, 1973): tutti e tre operano pittoricamente in modo reattivo rispetto al mondo attuale e alle mistificazioni mediatiche, recuperando una certa “ancestralità” originaria. È un abbandono della pittura contemplativa per una pittura problematica.
Romina Bassu recupera l’iconografia americana degli Anni Cinquanta, nel cui immaginario c’erano donne stereotipate, rassicuranti, ma vuote di senso, angoscianti come nell’acrilico I lost my Xanax, 2018. I lavori di Greta Pllana prendono spunto da immagini pescate nella rete, e le trasfigurano, calandole nel tempo sospeso del sacro, del simbolico e del mitologico. Mentre Antonio Bardino, quando parla di “un’immagine che si fa da sola”, intende una riduzione del segno per arrivare a una non-forma che si fa pura espressione di colore, recuperando la vibrazione della materia.
‒ Claudio Cucco
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati