Estraneità sentimentale. Marco De Santi a Milano
Amy-d Arte Spazio, Milano ‒ fino al 14 marzo 2019. La personale “Strani estranei” di Marco De Santi ha aperto la nuova stagione espositiva della galleria di ricerca milanese.
![Estraneità sentimentale. Marco De Santi a Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/03/Marco-De-Santi-Ammucchiata-2016-1024x681.jpeg)
Il cambiamento della nostra società ha prodotto trasformazioni nelle persone, oltre che nella politica e nell’economia. Ormai la nostra società è definitivamente uscita dalla generazione del benessere diffuso, e il problema della precarietà nasce proprio da quel passato: abbiamo tutti, più o meno, vissuto abituati alla regola della possibilità, della fiducia, della sicurezza verso le cose future.
In questo trapasso, i sentimenti sono diventati ancora più precari di quanto non siano l’economia e lo stato sociale. I sentimenti hanno, più di ogni altra cosa, subito la crisi.
Come scrive Michele De Lucchi, i lavori di Marco De Santi (Varese, 1983) esposti nella galleria Amy-d Arte Spazio “rispecchiano un’attitudine progettuale e dimostrano la sua capacità di trasferire in forme ed emozioni lo stato ideologico del nostro momento storico. L’importante è visualizzare la precarietà dei sentimenti, soprattutto collettivi. Quelli in mostra sono oggetti-installazione, realizzati con lo spirito della performance“.
Come scrive la curatrice Francesca Balena Arista, “De Santi dà forma a incerti accumuli di povere cose come se stesse componendo fiori in un prezioso ikebana giapponese. Nel suo processo creativo, calmo e vagamente ossessivo, riusciamo però sempre a intravedere una luce, sia pure quella di una sottile ironia“.
‒ Mattia Andres Lombardo
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