Uno sguardo curioso sul domani. Per Barclay a Bologna
Otto Gallery, Bologna ‒ fino al 10 aprile 2019. Una mostra crepuscolare, dal profondo carattere nordico, sulle inquietudini e le angosce dei nostri tempi. Interventi fotografici, scultorei, installativi, per una riflessione artistica intellettualmente raffinata.
Con un sobrio ma caustico approccio, Per Barclay (Oslo, 1955) crea un percorso installativo che si può pensare come una meditazione sulla vita offesa, in cui si colgono raffinati richiami a Minima moralia di Theodor Adorno. Con stupore, l’artista si sofferma sull’orrida bellezza della guerra, suggerita dal cannone immortalato come un monumento; capovolgendo il Crocefisso di Cimabue, Barclay ci immerge nel sovvertimento di valori, usi e costumi che sta scuotendo l’Europa e che nasce dai macro cambiamenti socio-politici. Il nero, in sintonia con Rick Moody e il suo Black Veil, è il colore dominante di una mostra che però non stilla né rabbia né pessimismo, bensì, quasi alla maniera anglosassone, sembra emanare una cinica curiosità per lo svolgersi degli eventi. Nessuna bandiera bianca sul ponte (per citare Battiato), al contrario, un momento di silenzio in osservazione di quel sole che tramonta, forse sulla giornata, forse sulla civiltà.
‒ Niccolò Lucarelli
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