Divini biancori. Vanessa Billy a Firenze
Galleria Gentili, Firenze ‒ fino al 14 marzo 2019. Un allestimento quasi sussurrato caratterizza questa mostra dal sapore mistico e arcaico, incentrata sul cruciale rapporto fra uomo ed ecosistema. Un percorso scultoreo installativo intriso di silenzio e di candido lucore.
L’arcaica Mater Matuta è la radice nobile di un’ispirazione artistica intrisa di coscienza civile; divinità preposta all’aurora e per analogia al concetto di nascita della natura. Un’idea di culto femminile che associa il mondo naturale a un grembo materno, richiamando in parte anche la figura della zingara di Giorgione.
Vanessa Billy (Ginevra, 1978) intuisce la delicatezza e la fragilità di un ecosistema che per millenni si è retto sul delicato equilibrio uomo-natura, e che adesso rischia il collasso. La mostra, concepita come un racconto di materia e sulla materia ‒ terrestre come celeste ‒, suggerisce l’idea della frammentazione, del collasso, del sovvertimento (emblematica la posizione del corpo della dea), della ricaduta diretta dell’agire umano sulla vulnerabilità dell’ambiente; un’azione spesso fortemente impattante, brutale, sacrilega.
Con sensibilità femminile, Billy costruisce un percorso in cui lo sguardo annega nella bianca immensità di un universo ferito.
‒ Niccolò Lucarelli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati