Contemporary Cluster, Roma ‒ fino al 2 maggio 2019. Complessa, elaborata, rutilante, divertente, con un’estetica volutamente vistosa che trasmette contenuti di profonda riflessione: è questa la mostra di Luca Pozzi nella sede romana.
Luca Pozzi, The Grandfather Platform (detail), 2018. Photo Francesco Casarin
La prima personale romana di Luca Pozzi (Milano, 1983), che ha fatto della contaminazione tra arte, fisica, cosmologia e computer science la propria cifra stilistica, prende corpo nei saloni dell’ultimo piano di Palazzo Cavallerini, sede di una delle gallerie della capitale più inclini alla sperimentazione e all’interdisciplinarità. In un percorso ibrido tra installazione site specific che gioca con gli affreschi storici dello spazio e antologica degli ultimi anni, sono presentati al pubblico, invitato a lasciarsi coinvolgere nell’interazione, lavori che spaziano dall’esperienza immersiva in un ambiente cosmico alle riflessioni sul magnetismo, sulla velocità, sulla probabilità, dalle invenzioni di scienze-fiction alle opere ispirate agli esperimenti del CERN di Ginevra.
Con piacere ritroviamo alcune riproduzioni fotografiche della serie Supersymmetric Partner, i “salti” nei grandi quadri storici del Veronese che hanno portato Pozzi alla notorietà dal 2007.
‒ Valeria Carnevali
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1 / 17Luca Pozzi, Wilson Tour Carracci (From battle between Romans and Sabini), 2018. Photo Francesco Casarin2 / 17Luca Pozzi, Wilson Tour Carracci (From battle between Romans and Sabini), (detail), 2018. Photo Francesco Casarin3 / 17Luca Pozzi. Degrees of Freedom. Installation view at Contemporary Cluster, Roma 2019. Photo Francesco Casarin4 / 17Luca Pozzi. Degrees of Freedom. Installation view at Contemporary Cluster, Roma 2019. Photo Francesco Casarin5 / 17Luca Pozzi, This is my favorite moment in human history, 2017. Photo Francesco Casarin6 / 17Luca Pozzi, This is my favorite moment in human history, (detail), 2017. Photo Francesco Casarin7 / 17Luca Pozzi, The Grandfather Platform (detail), 2018. Photo Francesco Casarin8 / 17Luca Pozzi, The Grandfather Platform (detail), 2018. Photo Francesco Casarin9 / 17Luca Pozzi, The Grandfather Platform (detail), 2018. Photo Francesco Casarin10 / 17Luca Pozzi, Supersymmetric Partner (from Paolo Veronese, “Convito in casa Levi” , Gallerie dell'Accademia, Venice), 2017 14. Photo Francesco Casarin11 / 17Luca Pozzi, SU7 Detector (detail), 2018. Photo Francesco Casarin12 / 17Luca Pozzi, SU Detector, 2016. Photo Francesco Casarin13 / 17Luca Pozzi, Fingers Crossed (Silver Black three), 2017. Photo Francesco Casarin14 / 17Luca Pozzi, Fingers Crossed (purple five, detail), 2017. Photo Francesco Casarin15 / 17Luca Pozzi, Eternal Love (sonified interactive table tennis), 2019. Photo Francesco Casarin16 / 17Luca Pozzi, Eternal Love (sonified interactive table tennis), (detail), 2019. Photo Francesco Casarin17 / 17Luca Pozzi, CC Detector (detail), 2017. Photo Francesco Casarin
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Valeria Carnevali
Sempre attratta dalle forme della cultura contemporanea come espressione delle dinamiche umane, in una prima vita ho vissuto e lavorato a Milano per inseguire da vicino l’evolversi del presente, collaborando con gallerie, spazi espositivi ed editori specializzati in arte e…