Ristorazione creativa e sperimentale al museo. Il MAXXI lancia il bando per nuovo ristorante e bar
L’importante polo museale progettato da Zaha Hadid lancia i bandi per l’affidamento in concessione del servizio di ristorante e di caffetteria, puntando sulla qualità dell’offerta e la creatività dell’allestimento
Il MAXXI si prepara a rinnovare la gestione dei servizi di ristorazione, caffetteria e catering, dal 2016 affidata al Consorzio Stabile Seaman che ha gestito il bar-bookshop Typo e il ristorante Linea, quest’ultimo con la collaborazione di chef Cristina Bowerman, fino alla risoluzione del contratto di concessione avvenuta lo scorso 7 novembre. Da allora il ristorante del polo museale progettato da Zaha Hadid è chiuso al pubblico, in attesa di trovare un nuovo gestore che possa valorizzarne le potenzialità.
IL RISTORANTE DEL MAXXI
Quel momento è in procinto di arrivare grazie alla recente uscita di due bandi distinti: uno riguarda il ristorante collocato nella cosiddetta Palazzina D, sul piazzale Alighiero Boetti, centro del complesso museale del MAXXI, con possibilità di sfruttare lo spazio esterno sulla piazza per “l’organizzazione di eventi di elevata qualità enogastronomica, anche in orario di chiusura del Museo”, con una concessione della durata di sette anni (a partire dal 1 settembre 2019), e con una percentuale sugli incassi del 10%, aumentata al 15% se si tratta di servizio di catering; l’altro riguarda il bookshop e la caffetteria, collocata nell’edificio principale, in un ampio spazio con una grande porta vetrata che apre direttamente sulla sede stradale (al civico 8 di Via Guido Reni), e accessibile dal foyer del Museo, nei pressi della biglietteria. I partecipanti potranno candidarsi anche per uno solo dei lotti in questione, ristorante o caffetteria, ma in entrambi i casi la qualità del progetto sarà fondamentale per l’aggiudicazione, in particolar modo per quanto riguarda il lato ristorazione, come si legge nel testo del bando: “Il ristorante deve essere concepito come una moderna piattaforma di sperimentazione e promozione della gastronomia di qualità, in grado di inserirsi coerentemente negli spazi e nel contesto culturale in cui è chiamato ad operare”.
LA SELEZIONE
La selezione sarà, infatti, fondata in gran parte sulla qualità dell’offerta tecnica, che garantirà ai candidati fino a un massimo di 80 punti, a fronte dei 20 assegnati all’offerta economica, secondo tre criteri: la qualità dei contenuti (organizzazione e gestione del servizio), l’allestimento degli spazi, la creazione di un’identità grafica e comunicativa originale. Dunque la relazione tecnica da presentare all’atto della candidatura dovrà offrire nel dettaglio modalità, obiettivi e programma del progetto di ristorazione, ma dovrà anche contenere il progetto di allestimento degli spazi, esteticamente coerente con l’immagine architettonica del museo e nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. Per poter partecipare al bando, la documentazione dovrà pervenire entro e non oltre il 20 maggio 2019, previo sopralluogo obbligatorio degli spazi il 15 o il 29 aprile. Ristoratori creativi, sperimentali e di qualità fatevi sotto.
-Claudia Giraud
https://www.maxxi.art/bandi-di-gara/
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