In dialogo con Leonardo. A Locarno
Rivellino, Locarno – fino al 25 maggio 2019. Inaugurata il 2 maggio, giorno della scomparsa, 500 anni fa, di Leonardo da Vinci, la mostra ospite del Rivellino del Castello Visconteo di Locarno innesca un dialogo tra una serie di artisti contemporanei e il genio rinascimentale.
Il Rivellino del Castello Visconteo di Locarno progettato da Leonardo è stato scelto come luogo iconico per celebrare il cinquecentenario della sua morte e ricordare il suo legame con il Ticino. Ogni artista invitato ‒ Alberto di Fabio, Luca Ferrario, Doncho Donchev ‒ si è relazionato con la figura e il genio del grande scienziato.
In particolare, le dodici tele di Alberto Di Fabio (Avezzano, 1966) sono state collocate in una parte del bastione, sospese nell’aria e libere di dialogare con l’ambiente circostante. L’installazione, dai tipici colori freddi, entra in contrasto con i colori terrosi dell’architettura del Castello. I concetti di tempo e di infinito presenti nelle opere di Alberto evocano la ciclicità del tempo, ricordando che tutto scorre. Le opere di Leonardo continuano a insegnare la plasticità della mente umana, che cambia adattandosi al mondo. Alla pari dei lavori di Di Fabio, parlano della velocità neuronale che crea infinite possibilità di mondi e di pensiero.
Come per Leonardo, nulla è lasciato al caso: la natura umana è indagata non più studiando la fisicità, bensì qualcosa di interiore, come le infinite connessioni neuronali.
Due artisti così distanti eppure accomunati dalla ricerca di equilibrio tra ordine e caos e dall’uso controllato della luce. Nel solco della scienza.
‒ Camilla Delpero
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