Frammenti di istanti. Jessica Warboys a Firenze
Galleria Gentili, Firenze ‒ fino al 25 maggio 2019. Racchiusa in una romantica cornice letteraria, la mostra dalla forte impronta emotiva è sospesa fra presente e passato. Nel segno dell’identità, della memoria, della riappropriazione.
Architettura, tempo, memoria, trasposizione storica e il suo conseguente inganno sono trasposti da Jessica Warboys (Newport, 1977) in un percorso che si snoda sulla reminiscenza dei taccuini di viaggio di Henry James e sul rapporto fra individuo e dimensione storica.
Una mostra di pensiero, dove il tempo non si vede ma è suggerito, legato all’idea della sensazione, dell’attimo vissuto e subito scomparso, della bellezza che sosta davanti allo sguardo e si imprime nell’animo.
Figure geometriche che ricordano le piante di basiliche rinascimentali, grandi tele che sembrano mappe geografiche cinquecentesche, scorci di paesaggi rocciosi, oppure parti di antichi affreschi dove i pigmenti sembrano tracciare un itinerario visivo, tattile e olfattivo, sulla china dei secoli. L’immobilità del paesaggio e dell’architettura, spettatrice del fugace passaggio di milioni di esseri umani che vi associano personali ricordi e sensazioni, nell’illusione di un vano possesso, ma anche nella certezza di futuri sviluppi artistici e sociali.
‒ Niccolò Lucarelli
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