In un filo sottile e tagliente di luce. Salvatore Emblema a Napoli
Galleria Fonti, Napoli – fino al 26 luglio 2019. “Costruire e Comporre” è il titolo del secondo appuntamento che la Galleria Fonti dedica alla pittura di Salvatore Emblema.
“Un giorno arriveremo a concepire quadri senza corpo, totalmente trasparenti, fatti solo di luce e di colore, senza tela che li sostenga”. Questa frase, che Salvatore Emblema (Terzigno, 1929-2006) ha affidato alla riflessione sull’arte, è il chiaro indizio di una ricerca volta a ridefinire lo spazio della pittura, di “una pittura non dipinta”, a detta di Argan, intesa nelle sue forme primarie, nel suo essere forza fisica del colore.
Giocata attorno a questo meccanismo mentale e ai suoi successivi sviluppi interni, la recente mostra organizzata negli spazi della Galleria Fonti di Napoli, in stretta collaborazione con il Museo Emblema di Terzigno, è un nuovo e importante appuntamento in cui è puntualmente delineato un catalogo espressivo (vi troviamo “opere pittoriche, sculture, documenti fotografici e prototipi di installazioni ambientali”) fatto via via di unità elementari e asciuttezze, di prosciugamenti e vaporizzazioni, di gestualità e ripensamenti materici dove le geometrie o le situazioni morfologiche riconoscibili in natura “non appaiono mai chiuse”, le parole sono di Filiberto Menna, “ma si sfrangiano e si interrompono in modo da assicurare un continuo flusso del colore e della luce”.
‒ Antonello Tolve
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