Night Fever. Al Centro Pecci di Prato in mostra il clubbing e la controcultura disco
Dagli anni Sessanta a oggi, l’esposizione esplora le espressioni di design, grafica e moda sviluppatesi nell’ambito dei night club italiani e internazionali. A partire dal leggendario Studio 54…
François Dallegret, Gruppo 9999, Halston, Keith Haring, Arata Isozaki, Grace Jones, Ben Kelly, Bernard Khoury, Mark Leckey, Miu Miu, OMA, Peter Saville, Studio65, Roger Tallon e Andy Warhol sono i protagonisti di Night Fever. Designing Club Culture 1960 – Today, mostra in programma dal 7 giugno al 6 ottobre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedicata alle manifestazioni di design, grafica e moda sviluppatesi nello scenario della “controcultura” delle discoteche e dei night club dagli anni Sessanta a oggi. Attraverso film, fotografie d’epoca, manifesti, abiti e opere d’arte, l’esposizione racconta la storia del clubbing, a partire dai locali notturni italiani degli anni Sessanta creati dai membri del gruppo dei Radicali al leggendario Studio 54 di Ian Schrager a New York (1977-80); e poi da Les Bains Douches di Philippe Starck a Parigi (1978) al più recente Double Club di Londra, ideato dall’artista tedesco Carsten Höller per la Fondazione Prada, e il Ministry of Sound II di Londra progettato dallo studio OMA. La mostra comprende anche una serie di installazioni luminose e sonore che accompagneranno il visitatore in un viaggio all’insegna del glamour, delle sottoculture e della Saturday Night Fever. Ecco le immagini in anteprima.
– Desirée Maida
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