A Palermo Adalberto Abbate porta in mostra la storia della sua famiglia in un “museo di famiglia”

La mostra, inserita nell’ambito dell’VIII Settimana delle Culture, ripercorre la storia di famiglia dell’artista palermitano attraverso gli oggetti appartenuti ai suoi nonni. Nella cornice di Palazzo Mirto, tra i palazzi nobiliari più sontuosi della città

Da un lato i Filangeri, tra le più antiche e potenti famiglie nobiliari della storia siciliana, dall’altro i Lotà-Raia, famiglia della piccola borghesia palermitana. Cos’hanno in comune? Poco o nulla, sebbene a mettere in dialogo le loro storie ci abbia pensato Adalberto Abbate (Palermo, 1975) con Family Connection, la mostra in corso al Museo di Palazzo Mirto a Palermo, dove un tempo dimoravano i Filangeri. Servizi da tè, caffettiere rivisitate ad arte, fotografie, ceramiche logorate dal tempo, soprammobili (anche) dal gusto kitsch, immagini sacre, utensili in plastica appartenuti a Stefano Lotà e Giuseppa Raia, nonni materni di Abbate, vengono intercalati dall’artista tra le collezioni esposte a Palazzo Mirto, creando confusione, scambi, cortocircuiti temporali ed estetici, giochi di rimandi e strani rebus. Ma soprattutto, a emergere è una riflessione che nasce dal confronto tra le due collezioni, lontane per tempo, spazio e status: da una parte le “cose di valore” (le collezioni del museo), dall’altra il “valore delle cose”, che per Abbate è legato ai ricordi e alla storia della propria famiglia.

– Desirée Maida

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più