Art of the Treasure Hunt: arte contemporanea nei vigneti del Chianti Classico. Le immagini
Quarta edizione della rassegna che porta i grandissimi nomi dell’arte contemporanea all’interno delle aziende vitivinicole toscane. Fino a ottobre, 17 artisti da 8 Paesi in 5 tenute, da Richard Long a Martin Creed
Dalla prima edizione nel 2016, ogni estate il Chianti – la regione toscana che negli ultimi 304 anni ha perfezionato l’arte del vino – ospita nelle sue migliori cantine l’arte contemporanea con Art of the Treasure Hunt. Organizzata dalla mecenate Luziah Hennessy, la rassegna giunge alla sua quarta edizione – intitolata From Where Comes Your Voice? – coinvolgendo 17 artisti provenienti da otto Paesi del mondo. Le loro installazioni, visibili già dall’1 giugno, ma ufficializzate da un opening a Palazzo Strozzi a Firenze, caratterizzato da una performance speciale dell’artista taiwanese Yahon Chang, sono dislocate in cinque selezionate aziende vitivinicole della zona. Il Castello di Brolio, sede dal 1200 della famiglia Ricasoli, ospita un’opera in situ di Richard Long, un dipinto del cardinale Alessandro Farnese di Yan Pei Ming insieme a quello di Zheng Zhou che oscilla tra il figurativo e l’astratto e alle sculture a ferro di cavallo di Mark Handforth. Le opere di Lucy Stein sono, invece, esposte al Castello di Volpaia mentre quelle minimal e concettuali di Liz Deschenes sono esposte nella cappella di Villa di Geggiano. Nella cappella Felsina trovano spazio le sculture in ceramica di Natalie du Pasquier, membro fondatore di Memphis. Infine, la scultura luminosa permanente Traviata di Bob Wilson trova posto nella cappella di Borgo San Felice. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati