Civitella Ranieri a Umbertide. Performance in un magnifico castello in Umbria

A cura di Saverio Verini, il Castello di Umbertide presenta Casting the Castle, seconda edizione di un progetto che invita nel 2019 Chironi, Grilli, Pietroiusti e Strand.

“L’idea di lavorare con la performance (che avevamo già sperimentato nell’edizione del 2018 con il coinvolgimento di Roberto Fassone) nasce dalla volontà di animare gli spazi del castello di Civitella Ranieri con delle presenze vive, capaci di generare dei cortocircuiti visivi inaspettati”. A parlare è Saverio Verini, curatore ancora una volta di Casting the Castle, seconda edizione di un progetto nato nel 2018 a Civitella Ranieri, residenza e laboratorio di sperimentazione nato nel 1995 per volontà della mecenate americana Ursula Corning e diretto da Dana Prescott (Artribune l’aveva intervistata qui) in un castello dell’XI secolo a Umbertide, in provincia di Perugia. La struttura, pensata come luogo per ospitare artisti, poeti, scrittori, compositori provenienti da tutto il mondo, offrendo loro un luogo (incantevole) per lavorare e produrre, ma anche per confrontarsi tra intellettuali e fare networking, viene remixata nell’ambito del progetto di Saverio Verini, disseminando tracce e segni d’artista tra le sale del maniero.

LE PERFORMANCE

Il 22 giugno si ricomincia, riaprendo al pubblico la struttura. Si festeggia con le performance di Cristian Chironi, Francesca Grilli e Cesare Pietroiusti e con i collage del compianto e pluripremiato poeta Mark Strand. Tutti costoro sono ovviamente stati borsisti a Civitella Ranieri. Chironi presenta la performance Cutter: “in questa azione l’artista”, spiega Verini, “attraverso uno strumento tagliente, asporta da alcuni libri selezionati immagini di ciò che è in via di estinzione o in decadenza (panorami naturali, piante, animali, architetture). Immagine dopo immagine, attraverso la sottrazione, si formano così nuove relazioni nella successione delle pagine scavate; i gesti “chirurgici” di Chironi sono inoltre accompagnati da una sonorizzazione in presa diretta e da altri accadimenti che rendono la performance ancora più complessa e incisiva”. Della Grilli invece si presenta la performance già realizzata nel 2015 presso la Biblioteca dell’American Academy in Rome nell’ambito di Cinque Mostre – Milk Revolution a cura di CURA., intitolata Gold Revolution, qui “customizzata” per l’occasione. Nella biblioteca del Castello “sono collocati alcuni libri con saggi, racconti e poesie legati al tema della rivoluzione, provenienti dal fondo bibliotecario di Civitella (e selezionati in collaborazione con i borsisti attualmente in residenza). Il visitatore è invitato a sedersi, prendendosi il tempo per immergersi nella lettura dei testi, mentre due falconi volteggiano all’interno della biblioteca, trasformandola in un ambiente pervaso da una presenza imprevedibile e vitale”. Infine l’artista (nonché Presidente di Palaexpo) Pietroiusti “propone un’azione semplice quanto radicale: l’artista, in una sorta di gesto rituale, brucia alcuni fogli di carta, producendo una combustione che porta i fogli a consumarsi lentamente, dal centro verso l’esterno, finché il processo non si arresta”. Il tutto si svolgerà all’interno della cantina del castello: i visitatori, che parteciperanno in una condizione di semi-oscurità, potranno accedere in un numero di 25 persone per volta. L’opera che ne nasce è imprevedibile, sensoriale e instabile.

Francesca Grilli American Academy_Roma_I15 © Luis do Rosario

Francesca Grilli
American Academy_Roma_I15
© Luis do Rosario

LE AZIONI E CIVITELLA

“La scelta di presentare tre performance non è solo funzionale a un certo tipo di “movimento” del pubblico all’interno del Castello, ma parte anche dall’idea di proporre interventi in grado di manifestarsi temporaneamente e poi scomparire nell’arco di qualche ora, lasciando spazio a quella che è la missione quotidiana di Civitella Ranieri: ospitare artisti, scrittori e compositori da tutto il mondo, offrendo loro il tempo di sviluppare le proprie ricerche nella quiete di un meraviglioso castello immerso nel verde dell’Umbria. La speranza è che le azioni di Chironi, Grilli e Pietroiusti possano contribuire ad amplificare la magia di questa realtà”, conclude il curatore. Insieme a Pietroiusti (ospite della residenza con William Kentridge nel 1996), Chironi, che vi è stato nel 2012, e la Grilli, residente nel 2017, ci sarà l’opera di Mark Strand, premio Pulitzer nel 1999 e scomparso nel 2014, più volte ospite di Civitella, della quale è stato anche “donor”, offrendo alla residenza 3000 volumi della sua collezione per la biblioteca. I collage in mostra sono inediti in Italia.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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