Catalogare la realtà. Una collettiva a Venezia
Marignana Arte, Venezia – fino al 7 settembre 2019. Alfredo Cramerotti ed Elsa Barbieri curano una mostra collettiva che riunisce otto artisti, impegnati nel fornire agli occhi una serie di strumenti eterogenei per misurare il reale.
L’itinerario che si dipana fra le sale della galleria Marignana Arte e la sua project room è un invito ad affondare le mani nella realtà, studiandone forme, sostanza e usando la creatività degli otto artisti in mostra come bussola per cadenzare l’orientamento. Le griglie disegnate su carta da Nancy Genn trovano un contraltare nell’installazione in acciaio inossidabile di Artur Lescher, una composizione modulabile che si propaga nello spazio, quasi aggredendolo, equilibrando visivamente i buchi inflitti da James Lewis al suo Diseases of Warm Lands (Rhombus), una mappa di costellazioni dichiarate estinte.
Se gli arazzi di Maurizio Donzelli combinano l’artigianalità della tecnica all’eco di Bramantino e delle macchie di Rorschach, le sculture cartacee di Alice Pedroletti toccano l’ambivalenza della fragilità che contraddistingue l’essere nel mondo, fil rouge, sebbene in termini opposti, delle opere in ferro, filo e tessuto di Verónica Vázquez. La corposità della materia e la sua assenza si alternano nei lavori di Athanasios Argianas e Antonio Scaccabarozzi, riuniti nella project room: gli oggetti impressi da Argianas nel gesso controbilanciano gli angoli essenziali di Scaccabarozzi, in un discorso che cita la forma come guida e cifra del reale.
‒ Arianna Testino
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