No One Has Nothing. Krištof Kintera a Roma
z2o Sara Zanin Gallery, Roma – fino al 14 giugno 2019. La galleria di Sara Zanin a Roma presenta la prima mostra personale dell'artista ceco Krištof Kintera, con un percorso site specific che comprende lavori recenti e opere storiche. Tra immagini ironiche, assemblaggi poetici e appelli alla resistenza.
Intensa, ironica e malinconica, l’arte di Krištof Kintera (Praga, 1973) rappresenta la ricerca di una strategia di sopravvivenza in un mondo in lento e inesorabile disfacimento. L’uso di rifiuti e materiali di recupero, nelle installazioni e nelle tavole ‒ che l’artista chiama drawings, sottolineandone la natura di schizzo, quasi di ipotesi progettuale ‒ esprime la volontà di ricercare un senso, di ricostruire, di reinserire idee e sentimenti in un contesto sociale disperato e disumanizzante.
No One Has Nothing è un percorso che mette insieme un intervento site specific e alcune opere storiche. A partire dall’ingresso, su cui campeggia un grande cartello con il titolo della mostra vergato a mano, e attraverso la ricostruzione di uno spazio-laboratorio, sonorizzato e disseminato di tavole, sculture, cavi e strumenti di lavoro, lo spettatore viene catapultato nel cuore del processo creativo di Kintera, quasi simulando l’esperienza di uno studio-visit. Il prologo caotico lascia poi spazio, nelle sale successive, a un momento espositivo più disteso e sognante, punteggiato di immagini surreali ed evocative, come la neve sciolta e sporca, l’altissima colonna di cuscini e il tappeto volante con i due calzini lasciati vuoti, residui di un’umanità ormai dissolta, come evaporata. L’atmosfera oscilla continuamente tra un testardo desiderio di resistenza ‒ rappresentato da cartelli, bandiere e transenne ‒ e un malinconico senso di inevitabilità. L’arte diventa, per Kintera, uno strumento di riflessione che si appoggia saldamente al linguaggio della poesia visiva, trasformando i detriti in immagini, i pensieri in visioni, la disperazione in volontà di resurrezione.
‒ Valentina Tanni
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