Music is my radar. Sinae Yoo a Roma
The Gallery Apart, Roma – fino al 21 giugno 2019. Convincente seconda personale italiana per un’artista giramondo. In mostra un corpus di collage, un murale tra il medievale e il cartoonesco, una videoinstallazione che non si dimentica. Due i fil rouge: l’estetica bombastica delle muscle car e il potere metafisico della musica.
Seconda personale italiana per Sinae Yoo (Seul, 1985; vive a Berna), artista giramondo, per questo progetto operativa dagli States. La mostra è da non perdere. Ruota attorno all’estetica bombastica delle cosiddette muscle car e si sostanzia nel paradossale lirismo con cui Yoo osa addentrarvisi. Meravigliosa la videoinstallazione: il film tiene insieme respiro cinematico e passaggi di rara forza iconica (le lamiere di un’auto vibrano per le sollecitazioni groovose provenienti dal suo stesso abitacolo, una sigaretta-totem brucia misteriosamente da entrambe le parti). C’è poi un murale-stendardo, tra il medievale e il cartoonesco, inneggiante al potere metafisico della musica. In esso le note vergate da Hieronymus Bosch sui glutei di un personaggio del Giardino delle delizie accompagnano un motto eterno scritto con una speciale font ideata dall’artista. Pregevoli anche i collage, più scopertamente psichedelici, composti da dettagli automobilistici fusi con elementi incongrui.
‒ Pericle Guaglianone
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati