Forma in purezza. Gerold Miller a Firenze
Eduardo Secci Contemporary, Firenze ‒ fino al 14 settembre 2019. Il rapporto fra spazio, prospettiva, forma, in un percorso di quindici opere in larga parte realizzate appositamente per la galleria fiorentina.
Ispirandosi all’astrattismo geometrico e alla scultura modernista degli Anni Trenta, Gerold Miller (Altshausen, 1961) costruisce un percorso d’indagine su materia e forma. Citando Henry Moore e Barbara Hepworth, i fori nelle sue sculture parietali aprono nuove prospettive, suggeriscono un oltre che, al pari del taglio di Lucio Fontana, è un’ideale quinta aperta sull’infinito dell’arte.
Il minimalismo delle forme si accompagna a un uso parco del colore, che raggiunge, al più, la tricromia. Utile, quest’ultima, a creare l’illusione della tridimensionalità, grazie ai forti contrasti cromatici. Tridimensionalità apparente e reale si affiancano in un percorso che ha nella serie scultorea Verstärker ‒ i primi lavori in 3D realizzati dall’artista ‒ un importante elemento di rottura sul fronte allestitivo, nonché una sorta di archetipo del lavoro di Miller, teso a indagare i rapporti fra le tre dimensioni.
‒ Niccolò Lucarelli
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